Gli elaborati di progetto conservati negli archivi sia pubblici che privati sono preziosi strumenti di studio per l’analisi e la ricostruzione del complesso processo del concepimento di un’opera d’architettura. Di particolare interesse può risultare lo studio di un’opera mai realizzata di cui sono disponibili gli elementi per una sua ricostruzione seppure virtuale. Il caso preso in esame fa riferimento al progetto di ricostituzione della cortina del porto di Messina, datato 1918 e redatto dall’ingegnere Luigi Borzì all’epoca a capo dell’Ufficio Tecnico del Comune e autore del Piano Regolatore della città resosi necessario dopo il sisma del 1908. L’opera non verrà portata mai a compimento a causa delle lungaggini burocratiche e, successivamente, per la morte del suo progettista. Sulla base dei documenti individuati, lo studio si pone come primo obiettivo la lettura analitica dei disegni attraverso un approccio di tipo ermeneutico che può risultare di particolare interesse assumendo anche un carattere multidisciplinare poiché i risultati conseguibili abbracciano temi direttamente collegabili, oltre che all’ambito della rappresentazione, anche al disegno e rilievo e alla storia dell’architettura. Si procederà inoltre alla realizzazione di un modello digitale dell’opera e alla sua collocazione virtuale nell’attuale contesto urbano di riferimento.
Dall’archivio al modello: il progetto non realizzato di Luigi Borzì per la cortina del porto di Messina (1918)
Alessio Altadonna
Primo
;Adriana Arena
Secondo
;
2025-01-01
Abstract
Gli elaborati di progetto conservati negli archivi sia pubblici che privati sono preziosi strumenti di studio per l’analisi e la ricostruzione del complesso processo del concepimento di un’opera d’architettura. Di particolare interesse può risultare lo studio di un’opera mai realizzata di cui sono disponibili gli elementi per una sua ricostruzione seppure virtuale. Il caso preso in esame fa riferimento al progetto di ricostituzione della cortina del porto di Messina, datato 1918 e redatto dall’ingegnere Luigi Borzì all’epoca a capo dell’Ufficio Tecnico del Comune e autore del Piano Regolatore della città resosi necessario dopo il sisma del 1908. L’opera non verrà portata mai a compimento a causa delle lungaggini burocratiche e, successivamente, per la morte del suo progettista. Sulla base dei documenti individuati, lo studio si pone come primo obiettivo la lettura analitica dei disegni attraverso un approccio di tipo ermeneutico che può risultare di particolare interesse assumendo anche un carattere multidisciplinare poiché i risultati conseguibili abbracciano temi direttamente collegabili, oltre che all’ambito della rappresentazione, anche al disegno e rilievo e alla storia dell’architettura. Si procederà inoltre alla realizzazione di un modello digitale dell’opera e alla sua collocazione virtuale nell’attuale contesto urbano di riferimento.Pubblicazioni consigliate
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