La nota si sofferma sulla distinzione, ermeneutica e applicativa, tra la fattispecie delittuosa dell’abuso di mezzi di correzione e quella più grave di maltrattamenti, sullo sfondo di una vicenda fattuale concernente vessazioni e abusi commessi da una maestra d’infanzia in danno dei suoi alunni. I fatti sub iudice impongono di riflettere, in particolare, sulla questione del perimetro della esimente dello ius educandi, e ciò segnatamente nel caso in cui rapporto disciplinare, rilevante nel caso concreto, nasca tra le mura di istituti di istruzione.

Riflessioni sul labile confine tra abuso dei mezzi di correzione e maltrattamenti: ius educandi nel binomio relazionale insegnante-alunno. Nota a Cass. pen., Sez. VI, 15 ottobre 2024, n. 37747.

Mazzù alessia
2025-01-01

Abstract

La nota si sofferma sulla distinzione, ermeneutica e applicativa, tra la fattispecie delittuosa dell’abuso di mezzi di correzione e quella più grave di maltrattamenti, sullo sfondo di una vicenda fattuale concernente vessazioni e abusi commessi da una maestra d’infanzia in danno dei suoi alunni. I fatti sub iudice impongono di riflettere, in particolare, sulla questione del perimetro della esimente dello ius educandi, e ciò segnatamente nel caso in cui rapporto disciplinare, rilevante nel caso concreto, nasca tra le mura di istituti di istruzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3342954
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