Nell’ambito della più generale tendenza all’“economicismo del diritto” (Galgano), comportata dalla globalizzazione, ci si sofferma sulle varie iniziative di semplificazione legislativa con cui il nostro ordinamento cerca di far fronte alla crescente ipertrofia e caoticità dell’insieme delle fonti. Si passano in rassegna gli strumenti normativi adottati a tale scopo – dalle leggi periodiche alla delegificazione (prevalentemente applicata all’ambito amministrativo), dalla breve stagione dei testi unici c.d. misti ai codici di settore – soffermandosi sui diversi problemi che essi presentano, quanto ad es. la possibilità di conflitti, di difficile soluzione, tra i tradizionali criteri risolutori delle antinomie, il rispetto delle sfere di competenza legislativa delle Regioni e, infine, l’esodo dalle garanzie sostanziali e procedurali insite nella legge, che si consuma dietro un’apparente ritorno all’uso di quest’ultima fonte. Una particolare attenzione si dedica poi all’ultimo strumento messo a punto in materia, ovvero la delega c.d. “taglia-leggi” contenuta nella l. n. 246/2005, analizzando l’inedito meccanismo di una caducazione generale ed automatica dal punto di vista della teoria delle fonti, nonché dei nodi critici ancora da sciogliere che esso solleva, non ultima l’incertezza nell’individuazione delle disposizioni salvate dal legislatore delegato, l’esigenza di salvaguardare ancora le competenze legislative regionali e la prassi dei decreti integrativi e correttivi.

L'incerto sovrapporsi di “smaltimento” e “riassetto” nell'ultima stagione della semplificazione legislativa

SORRENTI, Giuseppa
2008-01-01

Abstract

Nell’ambito della più generale tendenza all’“economicismo del diritto” (Galgano), comportata dalla globalizzazione, ci si sofferma sulle varie iniziative di semplificazione legislativa con cui il nostro ordinamento cerca di far fronte alla crescente ipertrofia e caoticità dell’insieme delle fonti. Si passano in rassegna gli strumenti normativi adottati a tale scopo – dalle leggi periodiche alla delegificazione (prevalentemente applicata all’ambito amministrativo), dalla breve stagione dei testi unici c.d. misti ai codici di settore – soffermandosi sui diversi problemi che essi presentano, quanto ad es. la possibilità di conflitti, di difficile soluzione, tra i tradizionali criteri risolutori delle antinomie, il rispetto delle sfere di competenza legislativa delle Regioni e, infine, l’esodo dalle garanzie sostanziali e procedurali insite nella legge, che si consuma dietro un’apparente ritorno all’uso di quest’ultima fonte. Una particolare attenzione si dedica poi all’ultimo strumento messo a punto in materia, ovvero la delega c.d. “taglia-leggi” contenuta nella l. n. 246/2005, analizzando l’inedito meccanismo di una caducazione generale ed automatica dal punto di vista della teoria delle fonti, nonché dei nodi critici ancora da sciogliere che esso solleva, non ultima l’incertezza nell’individuazione delle disposizioni salvate dal legislatore delegato, l’esigenza di salvaguardare ancora le competenze legislative regionali e la prassi dei decreti integrativi e correttivi.
2008
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