Il tempo della commedia è, per Vittorio Alfieri, il tempo dell’indulgenza ? Probabilmente è il tempo della ritrosia dalle angustie della polemica diretta, del cinismo che un’osservazione affilata del mondo suggerisce. Tuttavia, ed è lo stesso autore a ricordarlo, durante la stagione giovanile non era stato assente il presentimento di una vocazione alla satira. L’arte comica sembra, nell’ultima stagione alfieriana, coincidere con una progettualità legata ad una collocazione comodamente separata dalle italiche amarezze, con l’adozione del disincanto necessario ad un umorismo, non meno atrabiliare della più consueta rabbia alfi eriana, ma più consono alla maturità che sa preferire all’inquieto nomadismo del tragico Bildungsroman la stasi sogghignante dell’adulto ormai saggio. Da questo punto di vista, al tempo dell’azione si sostituisce quello del giudizio, che poi è tema centrale della Finestrina, e si attua così, secondo la circolare coerenza degli stilemi dello scrittore, un atteso ritorno al soggetto della, non trascurabile in verità, prova giovanile dell’Esquisse du Jugement Universel (1773).
"profetasti cose che poi seguissero?" una finestrina su Alfieri comico
TOMASELLO, Dario
2006-01-01
Abstract
Il tempo della commedia è, per Vittorio Alfieri, il tempo dell’indulgenza ? Probabilmente è il tempo della ritrosia dalle angustie della polemica diretta, del cinismo che un’osservazione affilata del mondo suggerisce. Tuttavia, ed è lo stesso autore a ricordarlo, durante la stagione giovanile non era stato assente il presentimento di una vocazione alla satira. L’arte comica sembra, nell’ultima stagione alfieriana, coincidere con una progettualità legata ad una collocazione comodamente separata dalle italiche amarezze, con l’adozione del disincanto necessario ad un umorismo, non meno atrabiliare della più consueta rabbia alfi eriana, ma più consono alla maturità che sa preferire all’inquieto nomadismo del tragico Bildungsroman la stasi sogghignante dell’adulto ormai saggio. Da questo punto di vista, al tempo dell’azione si sostituisce quello del giudizio, che poi è tema centrale della Finestrina, e si attua così, secondo la circolare coerenza degli stilemi dello scrittore, un atteso ritorno al soggetto della, non trascurabile in verità, prova giovanile dell’Esquisse du Jugement Universel (1773).Pubblicazioni consigliate
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