Lo studio ha ad oggetto l’istituto della obbligazione collatizia, soffermandosi in particolare sulla questione relativa alla legittimazione ad intervenire nell’atto di divisione. Com’è noto, infatti, la collazione costituisce un prelegato ex lege, essendo i figli e i loro discendenti e il coniuge, in quanto coeredi, reciprocamente tenuti a conferire le donazioni direttamente o indirettamente ricevute in vita dal defunto. La questione ha, dunque, una rilevanza pratica in caso di vendita di eredità, discutendosi se il diritto ai prelevamenti (in che si sostanzia la collazione), in sede di divisione dell’asse ereditario, spetti all’acquirente (della quota), tenuto in questo caso ad esercitarlo, ove spettasse al suo dante causa e, al contempo, a subirlo da parte degli altri condividenti ove ne ricorressero le condizioni rispetto al suo dante causa.
Collazione - Se il coerede alienante sia legittimato o meno ad intervenire all'atto di divisione dell'eredità, ai fini della collazione, o se piuttosto la legittimazione non si trasferisca all'acquirente.
GALLETTI, Massimo
1998-01-01
Abstract
Lo studio ha ad oggetto l’istituto della obbligazione collatizia, soffermandosi in particolare sulla questione relativa alla legittimazione ad intervenire nell’atto di divisione. Com’è noto, infatti, la collazione costituisce un prelegato ex lege, essendo i figli e i loro discendenti e il coniuge, in quanto coeredi, reciprocamente tenuti a conferire le donazioni direttamente o indirettamente ricevute in vita dal defunto. La questione ha, dunque, una rilevanza pratica in caso di vendita di eredità, discutendosi se il diritto ai prelevamenti (in che si sostanzia la collazione), in sede di divisione dell’asse ereditario, spetti all’acquirente (della quota), tenuto in questo caso ad esercitarlo, ove spettasse al suo dante causa e, al contempo, a subirlo da parte degli altri condividenti ove ne ricorressero le condizioni rispetto al suo dante causa.Pubblicazioni consigliate
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