L'incidenza di awareness durante anestesia generale è valutata in ci rca lo 0,2-0,4 % nella chirurgia non-ostetrica e non-ca rdiaca, lo 0,4 % durante tagli cesarei e 1'1,5% nella cardiochirurgia. Fattori predisponenti sono spesso rappresentati dall'impiego di dosi inadeguate di anestetico generale. Tuttavia, è ipotizzabile una maggiore incidenza del "risveglio" intraoperatorio in anestesie senza alogenati associate all'impiego dei miorilassa nti, sebbene siano stati riportati pochi casi di risveglio intraoperatorio senza l'uso dei bloccanti neuromuscolari. Per quanto i sistemi di monitoraggio tradizionali (riflesso ciliare, lacrimazione, movimenti degli art i, deglutizione, frequenza cardiaca, pressione sanguigna, MAC ecc.) siano ancora validi ed efficaci, tuttavia, non sempre sembrano sufficienti a limitare il risveglio intraoperatorio. Per tale motivo da diversi anni sono stati introdotti nella pratica clinica sistemi sempre più affidabili, quali il BIS, l'AEP e il CSM, per il monitoraggio della profondità dell'anestesia al fine di assicurare, nel modo più attendibile possibile, un 'adeguato livello di coscienza" del paziente sottoposto ad anestesia generale.

BIS, CSM e AEP a confronto

DAVID, Antonio;MONDELLO, Epifanio
2006-01-01

Abstract

L'incidenza di awareness durante anestesia generale è valutata in ci rca lo 0,2-0,4 % nella chirurgia non-ostetrica e non-ca rdiaca, lo 0,4 % durante tagli cesarei e 1'1,5% nella cardiochirurgia. Fattori predisponenti sono spesso rappresentati dall'impiego di dosi inadeguate di anestetico generale. Tuttavia, è ipotizzabile una maggiore incidenza del "risveglio" intraoperatorio in anestesie senza alogenati associate all'impiego dei miorilassa nti, sebbene siano stati riportati pochi casi di risveglio intraoperatorio senza l'uso dei bloccanti neuromuscolari. Per quanto i sistemi di monitoraggio tradizionali (riflesso ciliare, lacrimazione, movimenti degli art i, deglutizione, frequenza cardiaca, pressione sanguigna, MAC ecc.) siano ancora validi ed efficaci, tuttavia, non sempre sembrano sufficienti a limitare il risveglio intraoperatorio. Per tale motivo da diversi anni sono stati introdotti nella pratica clinica sistemi sempre più affidabili, quali il BIS, l'AEP e il CSM, per il monitoraggio della profondità dell'anestesia al fine di assicurare, nel modo più attendibile possibile, un 'adeguato livello di coscienza" del paziente sottoposto ad anestesia generale.
2006
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