Il contributo affronta la questione della paternità delle note marginali dell’editio Rovilliana di Celio Aureliano, che alcuni eruditi attribuivano al medico francese Jacques Dalechamps ancora all’epoca dell’edizione amstelodamense del testo delle Passiones celeres e delle Passiones tardae (1709), ma che sono state, invece, dall’editore amstelodamense in poi, pressoché unanimemente considerate il frutto di un’attività critico-esegetica a più mani. L’autrice, che in uno studio del 2004 aveva dimostrato la plausibilità della paternità attraverso un’analisi comparata dei marginalia della Rovilliana con annotazioni critico-esegetiche di Dalechamps, offre ora una conferma definitiva a tale tesi, adducendo la testimonianza di Robert Constantin, che nella sua edizione delle Enarrationes a Dioscoride di Amatus Lusitanus dichiara di avere letto il testo di Celio Aureliano ‘ab infinitis mendis repurgatum I. Dalechampii [...] censura’. L’attendibilità della fonte è garantita dai rapporti di amicizia e collaborazione che intercorsero fra i due personaggi, qui lumeggiati anche attraverso l’uso di documenti epistolari finora inediti. Viene poi proposta una ricostruzione dei fatti che portarono alla pubblicazione dell’edizione in forma anonima; si indaga, infine, nella letteratura anteriore ad Amman, per tentare di comprendere quando e come il legame dell’edizione con Dalechamps sia diventato oggetto di disputa erudita.

Edizioni anonime ed esegeti scrupolosi: Dalechamps, Constantin e la Rovilliana di Celio Aureliano

URSO, Anna Maria
2005-01-01

Abstract

Il contributo affronta la questione della paternità delle note marginali dell’editio Rovilliana di Celio Aureliano, che alcuni eruditi attribuivano al medico francese Jacques Dalechamps ancora all’epoca dell’edizione amstelodamense del testo delle Passiones celeres e delle Passiones tardae (1709), ma che sono state, invece, dall’editore amstelodamense in poi, pressoché unanimemente considerate il frutto di un’attività critico-esegetica a più mani. L’autrice, che in uno studio del 2004 aveva dimostrato la plausibilità della paternità attraverso un’analisi comparata dei marginalia della Rovilliana con annotazioni critico-esegetiche di Dalechamps, offre ora una conferma definitiva a tale tesi, adducendo la testimonianza di Robert Constantin, che nella sua edizione delle Enarrationes a Dioscoride di Amatus Lusitanus dichiara di avere letto il testo di Celio Aureliano ‘ab infinitis mendis repurgatum I. Dalechampii [...] censura’. L’attendibilità della fonte è garantita dai rapporti di amicizia e collaborazione che intercorsero fra i due personaggi, qui lumeggiati anche attraverso l’uso di documenti epistolari finora inediti. Viene poi proposta una ricostruzione dei fatti che portarono alla pubblicazione dell’edizione in forma anonima; si indaga, infine, nella letteratura anteriore ad Amman, per tentare di comprendere quando e come il legame dell’edizione con Dalechamps sia diventato oggetto di disputa erudita.
2005
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1720424
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact