Dare una definizione univoca del temine apprendimento è impresa sicuramente complessa, le diverse visioni teoriche che ad essa fanno riferimento ne delineano in modo eterogeneo i relativi confini. Genericamente e superficialmente si può individuare come apprendimento quel complesso processo, mediante il quale gli individui acquisiscono nuove conoscenza o, attraverso elaborazioni, modificano quelle già acquisite. Dell'esistenza di una differente modalità qualitativa del pensiero del bambino da quella dell'adulto se ne sono interessati diversi autori. Solo negli ultimi decenni, le ricerche individuabili nel settore denominato neuropedagogia (o neuroeducazione), si sono concentrate sul rapporto tra mente/cervello e apprendimento/conoscenza, considerando così le strette sinergie tra processi formativi, aspetti biologici ed educazione. La diretta conseguenza di tali studi è, inevitabilmente, la nascita di un nuovo settore di ricerca, dove le neuroscienze e il binomi insegnamento/apprendimento trovano adeguata collocazione, dando vita alla neurodidattica. All'interno della neurodidattica l'idea secondo la quale nei bambini l'apprendimento precoce di esperienze possa modificare, in positivo, la struttura del cervello apportando effetti duraturi sull’architettura del stesso, fornendo una rete di informazioni utilizzabili come base per gli apprendimenti futuri, trova incoraggianti e promettenti spunti di ricerca.
STRATEGIE D'INSEGNAMENTO EFFICACI PER LA SCUOLA DELL'INFANZIA.DIDATTICA METACOGNITIVA, NEURODIDATTICA ED APPRENDIMENTO PRECOCE
EPASTO, Aldo Attilio
2008-01-01
Abstract
Dare una definizione univoca del temine apprendimento è impresa sicuramente complessa, le diverse visioni teoriche che ad essa fanno riferimento ne delineano in modo eterogeneo i relativi confini. Genericamente e superficialmente si può individuare come apprendimento quel complesso processo, mediante il quale gli individui acquisiscono nuove conoscenza o, attraverso elaborazioni, modificano quelle già acquisite. Dell'esistenza di una differente modalità qualitativa del pensiero del bambino da quella dell'adulto se ne sono interessati diversi autori. Solo negli ultimi decenni, le ricerche individuabili nel settore denominato neuropedagogia (o neuroeducazione), si sono concentrate sul rapporto tra mente/cervello e apprendimento/conoscenza, considerando così le strette sinergie tra processi formativi, aspetti biologici ed educazione. La diretta conseguenza di tali studi è, inevitabilmente, la nascita di un nuovo settore di ricerca, dove le neuroscienze e il binomi insegnamento/apprendimento trovano adeguata collocazione, dando vita alla neurodidattica. All'interno della neurodidattica l'idea secondo la quale nei bambini l'apprendimento precoce di esperienze possa modificare, in positivo, la struttura del cervello apportando effetti duraturi sull’architettura del stesso, fornendo una rete di informazioni utilizzabili come base per gli apprendimenti futuri, trova incoraggianti e promettenti spunti di ricerca.Pubblicazioni consigliate
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