Il tema, quanto mai attuale, ripercorre l’importanza dell’esistenza nel nucleo familiare residuo degli avi, i nonni o persone con cui il minore ha relazioni significative, intesi come trasmettitori di memoria, capaci anche se nei limiti in cui la legge sull’affido condiviso lo consente, di avere un peso nelle scelte anche educative dei nipoti. La giurisprudenza ne ha valorizzato la figura alla luce della L. 54 del 2006 sull’affidamento condiviso, nonché i compiti, e la nota a sentenza li considera nella loro interezza. Così le pronunce di merito sono a completamento e a parziale rettifica di alcune situazioni, sino a giungere alla emanazione di principi di diritto che la Suprema corte, pur in singoli casi, ha inteso stigmatizzare. I nonni hanno facoltà non diritti, non possono intralciare il percorso educativo dei genitori, ma nessun genitore può, senza fondato motivo, impedire agli stessi di vedere e tenere con sé il nipote, anche quotidianamente.
Rapporti significativi e presenza "affettiva" dei nonni
PANUCCIO, Francesca
2008-01-01
Abstract
Il tema, quanto mai attuale, ripercorre l’importanza dell’esistenza nel nucleo familiare residuo degli avi, i nonni o persone con cui il minore ha relazioni significative, intesi come trasmettitori di memoria, capaci anche se nei limiti in cui la legge sull’affido condiviso lo consente, di avere un peso nelle scelte anche educative dei nipoti. La giurisprudenza ne ha valorizzato la figura alla luce della L. 54 del 2006 sull’affidamento condiviso, nonché i compiti, e la nota a sentenza li considera nella loro interezza. Così le pronunce di merito sono a completamento e a parziale rettifica di alcune situazioni, sino a giungere alla emanazione di principi di diritto che la Suprema corte, pur in singoli casi, ha inteso stigmatizzare. I nonni hanno facoltà non diritti, non possono intralciare il percorso educativo dei genitori, ma nessun genitore può, senza fondato motivo, impedire agli stessi di vedere e tenere con sé il nipote, anche quotidianamente.Pubblicazioni consigliate
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