L’autrice, dopo aver analizzato il problema dello spostamento del baricentro economico, in età tardo antica, verso il multiforme universo agrario, e il processo di “deurbanizzazione” con le relative implicazioni nelle dinamiche città- territorio, si sofferma ad indagare il ruolo delle istituzioni civiche della Sicilia e soprattutto quello della massa fundorum, cioè della configurazione tardoantica della grande proprietà imperiale, privata o ecclesiastica. Dallo studio dei realia emerge come una massa fundorum non godesse di autonomia né fosse indipendente dalla giurisdizione e dall’attento controllo dei magistrati cittadini, soprattutto in ordine a ragioni fiscali e catastali. Tale fenomeno non pare circoscritto al V secolo, ma sembra riproporsi anche successivamente, come risulta da alcune epistole, opportunamente esaminate, del Registrum Epistolarum di papa Gregorio Magno.
Città e campagna nella Sicilia tardoantica: massa fundorum ed istituto civico
CALIRI, Elena
2006-01-01
Abstract
L’autrice, dopo aver analizzato il problema dello spostamento del baricentro economico, in età tardo antica, verso il multiforme universo agrario, e il processo di “deurbanizzazione” con le relative implicazioni nelle dinamiche città- territorio, si sofferma ad indagare il ruolo delle istituzioni civiche della Sicilia e soprattutto quello della massa fundorum, cioè della configurazione tardoantica della grande proprietà imperiale, privata o ecclesiastica. Dallo studio dei realia emerge come una massa fundorum non godesse di autonomia né fosse indipendente dalla giurisdizione e dall’attento controllo dei magistrati cittadini, soprattutto in ordine a ragioni fiscali e catastali. Tale fenomeno non pare circoscritto al V secolo, ma sembra riproporsi anche successivamente, come risulta da alcune epistole, opportunamente esaminate, del Registrum Epistolarum di papa Gregorio Magno.Pubblicazioni consigliate
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