Sui documenti monetali il polpo come tipo principale e anche come simbolo ha una diffusione limitata. L’interpretazione del polpo in senso naturalistico, evocatrice dell’ambiente marino, quasi metonimico del mare, non sembra essere l’unica possibile, né la più pregnante. La sua presenza infatti può assumere altri significati in associazione con altri elementi figurativi sulle monete, all’interno di un più ampio linguaggio simbolico quale era quello del panorama iconografico greco. La frequenza di questo motivo nella civiltà minoica è stata spiegata semplicisticamente come un motivo decorativo evocativo dell’abbondanza che viene dal mare. Alla luce della sua permanenza in ambito miceneo in contesti funerari e spesso ormai privo di connotazioni naturalistiche, e in ambiente arcaico-classico sulle monete dove appare sempre in connessione con divinità, figure mitiche o altri elementi riconducibili ad ambito religioso si è indotti a ricercare un significato più profondo. La sua valenza positiva, che è stata probabilmente la ragione della scelta della sua rappresentazione su tanti documenti figurativi antichi come emblema della capacità umana di superare le avversità e di “accompagnatore” nel viaggio ultraterreno, sembra però essersi, se non perduta, quanto meno affievolita nel tempo, tanto che esso viene sempre meno utilizzato - anche in ceramografia - come un relitto di una cultura più antica, esplicitata da diverse fonti letterarie che associano all’animale la mhvtiı, l’astuzia, la saggezza, tanto che esso può apparire un “aggettivo” qualificativo dei contesti in cui compare. Il suo abbinamento con Poseidon, con l’eroe fondatore Taras, con Scilla, con il Gorgoneion, con la ninfa eponima Arethusa, figure che appartengono ad un sostrato molto antico, potrebbe giustificarsi in questa prospettiva e richiamare l’idea del viaggio, del passaggio, delle trasformazioni che ricorrono nell’esistenza umana. Significativo è che si ritrova, qualora venga utilizzato quale tipo principale, più spesso sul rovescio della moneta, quindi in subordine al tipo di diritto, del quale sembra essere il completamento, riferibile a personaggi e soggetti diversi (Poseidon, Athena, il tripode apollineo, la conchiglia), diventandone l’elemento connotativo. Queste relazioni sicuramente lo connotano in senso favorevole, come in senso positivo lo intendono diverse fonti letterarie che sembrano rifarsi ad una realtà più arcaica, di derivazione omerica, dal momento che nell’immaginario greco è accostato ad Odisseo, l’uomo saggio e astuto per eccellenza, l’uomo che sa districarsi grazie alla sua intelligenza e alla sua “polimorfia”.

Il simbolismo del polpo

PUGLISI, Mariangela
2004-01-01

Abstract

Sui documenti monetali il polpo come tipo principale e anche come simbolo ha una diffusione limitata. L’interpretazione del polpo in senso naturalistico, evocatrice dell’ambiente marino, quasi metonimico del mare, non sembra essere l’unica possibile, né la più pregnante. La sua presenza infatti può assumere altri significati in associazione con altri elementi figurativi sulle monete, all’interno di un più ampio linguaggio simbolico quale era quello del panorama iconografico greco. La frequenza di questo motivo nella civiltà minoica è stata spiegata semplicisticamente come un motivo decorativo evocativo dell’abbondanza che viene dal mare. Alla luce della sua permanenza in ambito miceneo in contesti funerari e spesso ormai privo di connotazioni naturalistiche, e in ambiente arcaico-classico sulle monete dove appare sempre in connessione con divinità, figure mitiche o altri elementi riconducibili ad ambito religioso si è indotti a ricercare un significato più profondo. La sua valenza positiva, che è stata probabilmente la ragione della scelta della sua rappresentazione su tanti documenti figurativi antichi come emblema della capacità umana di superare le avversità e di “accompagnatore” nel viaggio ultraterreno, sembra però essersi, se non perduta, quanto meno affievolita nel tempo, tanto che esso viene sempre meno utilizzato - anche in ceramografia - come un relitto di una cultura più antica, esplicitata da diverse fonti letterarie che associano all’animale la mhvtiı, l’astuzia, la saggezza, tanto che esso può apparire un “aggettivo” qualificativo dei contesti in cui compare. Il suo abbinamento con Poseidon, con l’eroe fondatore Taras, con Scilla, con il Gorgoneion, con la ninfa eponima Arethusa, figure che appartengono ad un sostrato molto antico, potrebbe giustificarsi in questa prospettiva e richiamare l’idea del viaggio, del passaggio, delle trasformazioni che ricorrono nell’esistenza umana. Significativo è che si ritrova, qualora venga utilizzato quale tipo principale, più spesso sul rovescio della moneta, quindi in subordine al tipo di diritto, del quale sembra essere il completamento, riferibile a personaggi e soggetti diversi (Poseidon, Athena, il tripode apollineo, la conchiglia), diventandone l’elemento connotativo. Queste relazioni sicuramente lo connotano in senso favorevole, come in senso positivo lo intendono diverse fonti letterarie che sembrano rifarsi ad una realtà più arcaica, di derivazione omerica, dal momento che nell’immaginario greco è accostato ad Odisseo, l’uomo saggio e astuto per eccellenza, l’uomo che sa districarsi grazie alla sua intelligenza e alla sua “polimorfia”.
2004
9788882961329
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1861992
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact