Il lavoro prende lo spunto dall’esame critico dei principi di diritto affermati - con particolare riferimento alle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà - dalla sentenza 17 giugno 2008, n. 16348, della Corte di cassazione, per procedere all’analisi del valore probatorio da attribuire alle dichiarazioni di terzi nel processo tributario – atteso il divieto di prova testimoniale vigente nel processo stesso – e delle problematiche connesse, anche di ordine costituzionale, auspicando una eliminazione dell’anzidetto divieto, con un intervento del legislatore o, in mancanza, della Corte costituzionale.

LA CASSAZIONE SI PRONUNCIA SULLA (IN)AMMISSIBILITA'DELLE DICHIARAZIONI DI TERZI NEL PROCESSO TRIBUTARIO

COLLI VIGNARELLI, Andrea
2008-01-01

Abstract

Il lavoro prende lo spunto dall’esame critico dei principi di diritto affermati - con particolare riferimento alle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà - dalla sentenza 17 giugno 2008, n. 16348, della Corte di cassazione, per procedere all’analisi del valore probatorio da attribuire alle dichiarazioni di terzi nel processo tributario – atteso il divieto di prova testimoniale vigente nel processo stesso – e delle problematiche connesse, anche di ordine costituzionale, auspicando una eliminazione dell’anzidetto divieto, con un intervento del legislatore o, in mancanza, della Corte costituzionale.
2008
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1864963
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