Fino agli anni sessanta la misurazione della gittata cardiaca era possibile esclusivamente con tecniche invasive basate essenzialmente sul principio di Fick. Successivamente il principio di Fick fu ripreso da Stewart ed Hamilton per mettere a punto il metodo della "diluizione di un indicatore", mediante il quale veniva iniettata una quantità nota di una data sostanza e ne veniva valutata la concentrazione nel tempo a valle del punto di inoculazione. La valutazione della gittata con tale metodo risultava rapida, ma richiedeva un prelievo continuo di sangue arterioso con il rischio di accumulo di mezzo di contrasto a causa delle ripetute iniezioni. Per ovviare ai rischi connessi con le precedenti metodiche, rischi , a seguito degli studi di Kubicek, è stata sviluppata una metodica non invasiva per la valutazione della gittata cardiaca basata sulla misura della bioimpedenza elettrica toracica.
Monitoraggio emodinamico non invasivo bioimpedenziometrico in anestesia e rianimazione
DAVID, Antonio;DE LUCA, raffaele;A. NOTO;DE PASQUALE, Maria;PEDULLA', Eugenia;MONDELLO, Epifanio;SINARDI, Angelo
2005-01-01
Abstract
Fino agli anni sessanta la misurazione della gittata cardiaca era possibile esclusivamente con tecniche invasive basate essenzialmente sul principio di Fick. Successivamente il principio di Fick fu ripreso da Stewart ed Hamilton per mettere a punto il metodo della "diluizione di un indicatore", mediante il quale veniva iniettata una quantità nota di una data sostanza e ne veniva valutata la concentrazione nel tempo a valle del punto di inoculazione. La valutazione della gittata con tale metodo risultava rapida, ma richiedeva un prelievo continuo di sangue arterioso con il rischio di accumulo di mezzo di contrasto a causa delle ripetute iniezioni. Per ovviare ai rischi connessi con le precedenti metodiche, rischi , a seguito degli studi di Kubicek, è stata sviluppata una metodica non invasiva per la valutazione della gittata cardiaca basata sulla misura della bioimpedenza elettrica toracica.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.