DEFICIT COGNITIVI NELLA SM : FOLLOW-UP Baradello A., Pidalà A., *Isgrò M., Graceffa A., *Russo A.,Tisano A., Sofi M., *Briganti M., Dattola R. *Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione – Università degli Studi di Messina U.O. di Riabilitazione Neurologica – AOU “ Policlinico Universitario G. Martino” - Messina Pochi studi longitudinali hanno valutato nella SM l’andamento dei disturbi cognitivi nel tempo ed i dati scaturiti sono abbastanza contraddittori. È stato intrapreso uno studio longitudinale di follow-up a 5 anni su un campione di pazienti (n°40) affetti da SM R-R che erano stati sottoposti nel corso del 2000-2001 ad una prima valutazione neuropsicologica estensiva quando presentavano un basso grado di disabilità (EDSS < 3). Dallo studio emerge che il profilo cognitivo dei pazienti peggiora nel tempo interessando sia pazienti già deficitari sia pazienti indenni. Alla prima valutazione i pazienti con deficit cognitivi risultavano essere il 52% (21/40) dei pazienti esaminati. Al follow-up a 5 anni la percentuale dei pazienti con deficit cognitivi è aumentata fino al 70% (28/40).Il peggioramento della disabilità fisica è correlato ad un più alto numero di test cognitivi alterati. Questo sembra suggerire che nella malattia in fase di progressione la disabilità fisica e i deficit cognitivi tendono a convergere. Al follow-up i deficit di memoria e attenzione mantengono la loro percentuale di prevalenza mentre i deficit del linguaggio risultano notevolmente incrementati nel tempo. E’ auspicabile che la riabilitazione cognitiva, stabilizzando o addirittura migliorando le funzioni cognitive, trovi maggiore spazio nel trattamento dei pazienti affetti da SM.
Deficit cognitivi nella SM: follow-up
BARADELLO, Alice;TISANO, Adriana;DATTOLA, Roberto
2006-01-01
Abstract
DEFICIT COGNITIVI NELLA SM : FOLLOW-UP Baradello A., Pidalà A., *Isgrò M., Graceffa A., *Russo A.,Tisano A., Sofi M., *Briganti M., Dattola R. *Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione – Università degli Studi di Messina U.O. di Riabilitazione Neurologica – AOU “ Policlinico Universitario G. Martino” - Messina Pochi studi longitudinali hanno valutato nella SM l’andamento dei disturbi cognitivi nel tempo ed i dati scaturiti sono abbastanza contraddittori. È stato intrapreso uno studio longitudinale di follow-up a 5 anni su un campione di pazienti (n°40) affetti da SM R-R che erano stati sottoposti nel corso del 2000-2001 ad una prima valutazione neuropsicologica estensiva quando presentavano un basso grado di disabilità (EDSS < 3). Dallo studio emerge che il profilo cognitivo dei pazienti peggiora nel tempo interessando sia pazienti già deficitari sia pazienti indenni. Alla prima valutazione i pazienti con deficit cognitivi risultavano essere il 52% (21/40) dei pazienti esaminati. Al follow-up a 5 anni la percentuale dei pazienti con deficit cognitivi è aumentata fino al 70% (28/40).Il peggioramento della disabilità fisica è correlato ad un più alto numero di test cognitivi alterati. Questo sembra suggerire che nella malattia in fase di progressione la disabilità fisica e i deficit cognitivi tendono a convergere. Al follow-up i deficit di memoria e attenzione mantengono la loro percentuale di prevalenza mentre i deficit del linguaggio risultano notevolmente incrementati nel tempo. E’ auspicabile che la riabilitazione cognitiva, stabilizzando o addirittura migliorando le funzioni cognitive, trovi maggiore spazio nel trattamento dei pazienti affetti da SM.Pubblicazioni consigliate
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