Con la l. 12/2006 si affida al Presidente del Consiglio dei Ministri una esplicita competenza in materia di esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo, consentendogli, in particolare, di: a) comunicare tempestivamente alle Camere le pronunce della Corte europea affinchè possano essere esaminate dalle competenti Commissioni parlamentari permanenti; b) presentare al Parlamento una relazione annuale sullo stato di esecuzione delle suddette pronunce. In attuazione della citata legge il Capo del Governo ha adottato un decreto con il quale si individua nel Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri l'organo incaricato di fare da raccordo tra la Rappresentanza permanente d'Italia presso il Consiglio d'Europa ed il soggetto istituzionale interessato dalla sentenza di condanna. Il Dipartimento ha anche il potere di suggerire l'adozione di specifiche misure individuali o generali ritenute necessarie. Per poter comprendere pienamente la portata della l. 12/2006 occorre soffermarsi sul tema degli effetti delle sentenze della Corte europea e sulle sue relazioni con il nuovo orientamento della Corte costituzionale ravvisabile nelle sentenze n. 348 e n. 349 del 2007. Alla luce di tali considerazioni non si può non rilevare come alcune fondamentali questioni non solo restano insolute ma addirittura continuano a creare problemi di coordinamento fra giurisdizioni, come dimostra la questione dell'eccessiva durata dei processi. Il giudizio positivo sulla volontà manifestata dall'ordinamento italiano di conformarsi al disposto delle pronunce dei giudici di Strasburgo non potrà, pertanto, non essere accompagnato da una critica relativa alla scarsa incisività degli strumenti adottati.

La legge n. 12/2006 e l'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nell'ordinamento italiano: risultati realizzati e obiettivi da raggiungere

PERRINI, Francesca
2009-01-01

Abstract

Con la l. 12/2006 si affida al Presidente del Consiglio dei Ministri una esplicita competenza in materia di esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo, consentendogli, in particolare, di: a) comunicare tempestivamente alle Camere le pronunce della Corte europea affinchè possano essere esaminate dalle competenti Commissioni parlamentari permanenti; b) presentare al Parlamento una relazione annuale sullo stato di esecuzione delle suddette pronunce. In attuazione della citata legge il Capo del Governo ha adottato un decreto con il quale si individua nel Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri l'organo incaricato di fare da raccordo tra la Rappresentanza permanente d'Italia presso il Consiglio d'Europa ed il soggetto istituzionale interessato dalla sentenza di condanna. Il Dipartimento ha anche il potere di suggerire l'adozione di specifiche misure individuali o generali ritenute necessarie. Per poter comprendere pienamente la portata della l. 12/2006 occorre soffermarsi sul tema degli effetti delle sentenze della Corte europea e sulle sue relazioni con il nuovo orientamento della Corte costituzionale ravvisabile nelle sentenze n. 348 e n. 349 del 2007. Alla luce di tali considerazioni non si può non rilevare come alcune fondamentali questioni non solo restano insolute ma addirittura continuano a creare problemi di coordinamento fra giurisdizioni, come dimostra la questione dell'eccessiva durata dei processi. Il giudizio positivo sulla volontà manifestata dall'ordinamento italiano di conformarsi al disposto delle pronunce dei giudici di Strasburgo non potrà, pertanto, non essere accompagnato da una critica relativa alla scarsa incisività degli strumenti adottati.
2009
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1893258
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact