Nell’ambito di questo lavoro si intendono studiare le cause legate al fenomeno del “drop out” nel contesto della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Messina. Dalle elaborazioni si evidenzia come le probabilità di drop out sono certamente legate alla produttività più che ad ogni altra caratteristica. Infatti utilizzando l’analisi di regressione logistica per stimare la probabilità di drop out (variabile dipendente) in funzione delle variabili esplicative: sesso, età, residenza, esami; si desume che gli studenti che non hanno conseguito crediti hanno una propensione ad abbandonare gli studi, durante il primo anno, 37 volte maggiore di coloro che hanno dato almeno una materia. Inoltre partendo dal presupposto che le motivazioni sottese all’abbandono degli studi non sono responsabilità esclusiva degli Atenei o delle singole Facoltà e, come già detto, gli archivi delle segreterie non contengono dati di tipo sociale si è voluto approfondire, attraverso un indagine campionaria, la conoscenza della popolazione dei non iscritti al secondo anno (A.A. 2006-07) e immatricolati l’anno precedente (A.A. 2005-06). Dall’indagine si desume che la maggior parte di coloro che hanno abbandonato gli studi (67,3%) non aveva sostenuto nemmeno un esame e che una delle principali cause di abbandono è sicuramente la posizione occupazionale durante gli studi. Inoltre ritenendo particolarmente importante stabilire quale fosse, secondo il giudizio degli intervistati, il peso che ha avuto, sulla scelta di abbandonare gli studi, l’organizzazione sia didattica che di struttura della Facoltà, si è deciso di sintetizzare la matrice delle motivazioni date attraverso una tecnica di scaling multidimensionale a cui è stata associata successivamente, a scopo solo confermativo, una cluster analysis. I risultati evidenziano che il gruppo di motivazioni che ha la maggiore incidenza sul drop out è legato alla poca disponibilità dell’immatricolando a dedicarsi allo studio per motivi di lavoro. I successivi due “gruppi” in ordine di importanza riguardano motivazioni su cui la Facoltà ha poche possibilità di incidere se non con delle azioni di orientamento in entrata per evitare che il futuro immatricolando sbagli a scegliere il corso di laurea o la Facoltà.
PERDUTI E IN RITARDO, QUALE ORIENTAMENTO IN UN OTTICA DI FIDELIZZAZIONE?
RICCA, Bruno;MICELI, Antonio
2008-01-01
Abstract
Nell’ambito di questo lavoro si intendono studiare le cause legate al fenomeno del “drop out” nel contesto della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Messina. Dalle elaborazioni si evidenzia come le probabilità di drop out sono certamente legate alla produttività più che ad ogni altra caratteristica. Infatti utilizzando l’analisi di regressione logistica per stimare la probabilità di drop out (variabile dipendente) in funzione delle variabili esplicative: sesso, età, residenza, esami; si desume che gli studenti che non hanno conseguito crediti hanno una propensione ad abbandonare gli studi, durante il primo anno, 37 volte maggiore di coloro che hanno dato almeno una materia. Inoltre partendo dal presupposto che le motivazioni sottese all’abbandono degli studi non sono responsabilità esclusiva degli Atenei o delle singole Facoltà e, come già detto, gli archivi delle segreterie non contengono dati di tipo sociale si è voluto approfondire, attraverso un indagine campionaria, la conoscenza della popolazione dei non iscritti al secondo anno (A.A. 2006-07) e immatricolati l’anno precedente (A.A. 2005-06). Dall’indagine si desume che la maggior parte di coloro che hanno abbandonato gli studi (67,3%) non aveva sostenuto nemmeno un esame e che una delle principali cause di abbandono è sicuramente la posizione occupazionale durante gli studi. Inoltre ritenendo particolarmente importante stabilire quale fosse, secondo il giudizio degli intervistati, il peso che ha avuto, sulla scelta di abbandonare gli studi, l’organizzazione sia didattica che di struttura della Facoltà, si è deciso di sintetizzare la matrice delle motivazioni date attraverso una tecnica di scaling multidimensionale a cui è stata associata successivamente, a scopo solo confermativo, una cluster analysis. I risultati evidenziano che il gruppo di motivazioni che ha la maggiore incidenza sul drop out è legato alla poca disponibilità dell’immatricolando a dedicarsi allo studio per motivi di lavoro. I successivi due “gruppi” in ordine di importanza riguardano motivazioni su cui la Facoltà ha poche possibilità di incidere se non con delle azioni di orientamento in entrata per evitare che il futuro immatricolando sbagli a scegliere il corso di laurea o la Facoltà.Pubblicazioni consigliate
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