Il presente lavoro affronta la questione della configurabilità in capo allo Stato costiero dell’obbligo di ammettere in luoghi di rifugio navi in distress a rischio di inquinamento nel diritto internazionale consuetudinario e pattizio e nella disciplina comunitaria. Atteso che l’interesse alla protezione dell’ambiente marino dall’inquinamento tende ormai ad essere concepito come un interesse collettivo della Comunità internazionale viene altresì verificata l’ipotizzabilità di un obbligo di ammissione in luoghi di rifugio di navi a rischio di inquinamento nei confronti della Comunità internazionale nel suo insieme, specificativo (o attuativo) del generale obbligo degli Stati di prevenire il danno all’ambiente marino. L’A. attraverso un‘attenta disamina del diritto internazionale e della prassi degli Stati giunge alla conclusione della insussistenza di un obbligo erga omnes avente tali contenuti. A risultati in parte diversi l’A perviene a seguito della analisi del diritto comunitario, il quale affronta con un sufficiente grado di incisività il problema della designazione dei luoghi di rifugio, mentre per quanto riguarda l’accesso della nave incidentata, benché l’autorità preposta all’ammissione debba garantirla ove ritenga che sia la migliore soluzione ai fini della protezione della vita umana e dell’ambiente, tale valutazione presenta opportunamente ancora margini di discrezionalità.

L'accesso nei luoghi di rifugio di navi a rischio di inquinamento tra diritto internazionale e normativa comunitaria

RIZZO, Maria Piera
2010-01-01

Abstract

Il presente lavoro affronta la questione della configurabilità in capo allo Stato costiero dell’obbligo di ammettere in luoghi di rifugio navi in distress a rischio di inquinamento nel diritto internazionale consuetudinario e pattizio e nella disciplina comunitaria. Atteso che l’interesse alla protezione dell’ambiente marino dall’inquinamento tende ormai ad essere concepito come un interesse collettivo della Comunità internazionale viene altresì verificata l’ipotizzabilità di un obbligo di ammissione in luoghi di rifugio di navi a rischio di inquinamento nei confronti della Comunità internazionale nel suo insieme, specificativo (o attuativo) del generale obbligo degli Stati di prevenire il danno all’ambiente marino. L’A. attraverso un‘attenta disamina del diritto internazionale e della prassi degli Stati giunge alla conclusione della insussistenza di un obbligo erga omnes avente tali contenuti. A risultati in parte diversi l’A perviene a seguito della analisi del diritto comunitario, il quale affronta con un sufficiente grado di incisività il problema della designazione dei luoghi di rifugio, mentre per quanto riguarda l’accesso della nave incidentata, benché l’autorità preposta all’ammissione debba garantirla ove ritenga che sia la migliore soluzione ai fini della protezione della vita umana e dell’ambiente, tale valutazione presenta opportunamente ancora margini di discrezionalità.
2010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1897028
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