Hyperphosphatemia is a common finding in patients with chronic kidney disease (CKD) undergoing hemodialysis or receiving conservative treatment. Recent papers have reported a link between hyperphosphatemia, soft tissue calcifications, and cardiovascular events responsible for high morbidity and mortality in these patients. Our group identified in salivary phosphate secretion a method to study the phosphate balance in CKD. Moreover, we found that CKD patients on hemodialysis usually drink beverages with a high phosphate content that may increase their serum phosphorus levels. Hyperphosphatemia is currently treated with diet, phosphate-binding drugs, and drugs acting on bone metabolism. Despite such treatment, only half of the patients with end-stage renal disease fall within the K/DOQI guidelines range for serum phosphorus levels. This paper reports positive results obtained with the use of the polymer chitosan as a phosphatebinding chewing gum in CKD patients undergoing periodic hemodialysis. [L’iperfosforemia è una frequente evidenza nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica sia trattamento conservativo che dialitico. Recenti dati della letteratura riportano correlazione significativa tra iperfosforemia, calcifi-cazioni ed eventi cardiovascolari responsabili di elevata mortalità in tali pazienti. Ancora alta è la percentuale di pazienti che non rientrano nel range della fosforemia suggerito dalle Linee Guida Internazionali nonostante il trattamento attuale. Per tale considerazione il nostro gruppo ha rivolto attenzione all’uso di bevande da parte degli emodializzati e al contenuto di fosforo nelle stesse e ha, inoltre, descritto l’uso di un polimero, il chitosano, in forma di chewing gum quale chelante del fosforo aggiuntivo nei pazienti emodializzati non complianti ai comuni trattamenti. I risultati ottenuti hanno mostrato che le bevande devono essere considerate un fonte aggiuntiva rilevante di fosforo e che l’uso del chewing gum a base di chitosano può risultare utile per far rientrare i pazienti emodializzati nel range della fosforemia suggerito.]
[Management of hyperphosphatemia in patients with chronic kidney disease]
SAVICA, Vincenzo
Primo
;SANTORO, Domenico;MALLAMACE, Agostino;BELLINGHIERI, GuidoUltimo
2009-01-01
Abstract
Hyperphosphatemia is a common finding in patients with chronic kidney disease (CKD) undergoing hemodialysis or receiving conservative treatment. Recent papers have reported a link between hyperphosphatemia, soft tissue calcifications, and cardiovascular events responsible for high morbidity and mortality in these patients. Our group identified in salivary phosphate secretion a method to study the phosphate balance in CKD. Moreover, we found that CKD patients on hemodialysis usually drink beverages with a high phosphate content that may increase their serum phosphorus levels. Hyperphosphatemia is currently treated with diet, phosphate-binding drugs, and drugs acting on bone metabolism. Despite such treatment, only half of the patients with end-stage renal disease fall within the K/DOQI guidelines range for serum phosphorus levels. This paper reports positive results obtained with the use of the polymer chitosan as a phosphatebinding chewing gum in CKD patients undergoing periodic hemodialysis. [L’iperfosforemia è una frequente evidenza nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica sia trattamento conservativo che dialitico. Recenti dati della letteratura riportano correlazione significativa tra iperfosforemia, calcifi-cazioni ed eventi cardiovascolari responsabili di elevata mortalità in tali pazienti. Ancora alta è la percentuale di pazienti che non rientrano nel range della fosforemia suggerito dalle Linee Guida Internazionali nonostante il trattamento attuale. Per tale considerazione il nostro gruppo ha rivolto attenzione all’uso di bevande da parte degli emodializzati e al contenuto di fosforo nelle stesse e ha, inoltre, descritto l’uso di un polimero, il chitosano, in forma di chewing gum quale chelante del fosforo aggiuntivo nei pazienti emodializzati non complianti ai comuni trattamenti. I risultati ottenuti hanno mostrato che le bevande devono essere considerate un fonte aggiuntiva rilevante di fosforo e che l’uso del chewing gum a base di chitosano può risultare utile per far rientrare i pazienti emodializzati nel range della fosforemia suggerito.]File | Dimensione | Formato | |
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