Con la pronuncia del 10 marzo 2008, il Tribunale civile di Roma ha affrontato il tema sempre attuale e dibattuto dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche prendendo spunto da una controversia che interessava la scelta, quale libro di testo, della Bibbia in una sua particolare versione. La sentenza, al di là della conclusione cui giunge il giudice adito, sollecita una riflessione sul sistema di adozione dei libri di testo per l’i.r.c. nelle scuole e sulla esistenza, in tale sistema, di garanzie sufficienti ad assicurare la «finalità educativa», anche sul piano civile e dell’ordinamento statale, di tale insegnamento.
Scelta del «Libro» di testo per l'insegnamento della religione cattolica e profili inerenti alla giurisdizione
TIGANO, Marta
2009-01-01
Abstract
Con la pronuncia del 10 marzo 2008, il Tribunale civile di Roma ha affrontato il tema sempre attuale e dibattuto dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche prendendo spunto da una controversia che interessava la scelta, quale libro di testo, della Bibbia in una sua particolare versione. La sentenza, al di là della conclusione cui giunge il giudice adito, sollecita una riflessione sul sistema di adozione dei libri di testo per l’i.r.c. nelle scuole e sulla esistenza, in tale sistema, di garanzie sufficienti ad assicurare la «finalità educativa», anche sul piano civile e dell’ordinamento statale, di tale insegnamento.Pubblicazioni consigliate
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