L’Autrice analizza tre tipologie di età arcaica e classica che considera ispirati al tema dell’ "Aeternitas". La lotta del leone e del toro sulle monete di ambito orientale era un tema impiegato come "dynastic badge"; esprimeva il concetto di morte e di rinascita, riferendosi alla ciclicità dei fenomeni naturali. Un’analoga visione, in ambito occidentale, fu espressa attraverso i tipi che evocavano la corsa agonistica con i carri. In particolare, la biga di mule – presente sulle monete delle città dello Stretto, Messana e Rhegion -, era il veicolo utilizzato nei principali momenti di passaggio correlati con il matrimonio e con le cerimonie funebri: simboleggiava l’alternanza della vita e della morte e l’eterno ‘ricominciamento’, evocati dal simbolo della foglia di alloro presente nell’area di esergo. A Camarina, nei tetradrammi dei decenni finali del V sec. a.C., con testa di Eracle e quadriga in corsa o in volo, è già presente l’idea dell’apoteosi. Eracle, rappresentato secondo quattro età differenti, viene proposto dalla Città emittente quale modello di comportamenti eroici ai diversi componenti maschili della sua popolazione. Nell’analisi iconografica l’A. valorizza la relazione esistente tra tipo principale e simbolo, tra diritto e rovescio della moneta, e ricostruisce un ‘sistema’ semantico complesso, ma al tempo stesso di immediata efficacia comunicativa, fondato sull’utilizzo di varianti del medesimo soggetto iconico, abbinato con simboli che di volta in volta ne amplificano e specificano il significato.

Il tema dell'Aeternitas su monete di età greca

CALTABIANO, Maria
2009-01-01

Abstract

L’Autrice analizza tre tipologie di età arcaica e classica che considera ispirati al tema dell’ "Aeternitas". La lotta del leone e del toro sulle monete di ambito orientale era un tema impiegato come "dynastic badge"; esprimeva il concetto di morte e di rinascita, riferendosi alla ciclicità dei fenomeni naturali. Un’analoga visione, in ambito occidentale, fu espressa attraverso i tipi che evocavano la corsa agonistica con i carri. In particolare, la biga di mule – presente sulle monete delle città dello Stretto, Messana e Rhegion -, era il veicolo utilizzato nei principali momenti di passaggio correlati con il matrimonio e con le cerimonie funebri: simboleggiava l’alternanza della vita e della morte e l’eterno ‘ricominciamento’, evocati dal simbolo della foglia di alloro presente nell’area di esergo. A Camarina, nei tetradrammi dei decenni finali del V sec. a.C., con testa di Eracle e quadriga in corsa o in volo, è già presente l’idea dell’apoteosi. Eracle, rappresentato secondo quattro età differenti, viene proposto dalla Città emittente quale modello di comportamenti eroici ai diversi componenti maschili della sua popolazione. Nell’analisi iconografica l’A. valorizza la relazione esistente tra tipo principale e simbolo, tra diritto e rovescio della moneta, e ricostruisce un ‘sistema’ semantico complesso, ma al tempo stesso di immediata efficacia comunicativa, fondato sull’utilizzo di varianti del medesimo soggetto iconico, abbinato con simboli che di volta in volta ne amplificano e specificano il significato.
2009
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