Nella sentenza n. 698/2010 Cass. Civ., Sez. III, i Supremi Giudici affermano che, se l’annullamento in autotutela costituisce l’unico rimedio per eliminare un atto illegittimo e l’Amministrazione Finanziaria non è tempestiva nell’adottare il provvedimento, essa è responsabile ed ha il conseguente obbligo a risarcire il danno. Viene, pertanto, riaperto il dibattito relativo all’impugnazione del diniego di autotutela, con specifico riguardo alla materia tributaria, considerato che gli interventi giurisprudenziali più recenti avevano posto in dubbio la concreta possibilità di ottenere tutela giurisdizionale, innanzi alle Commissioni tributarie, nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria. Dopo un breve excursus sull'evoluzione dell’istituto in ambito tributario, ci si sofferma sull’impatto che la sentenza viene ad avere sull’attuale assetto dei rimedi forniti al contribuente.
Diniego di autotutela: il contribuente ha diritto ad essere risarcito ma non ad ottenere giustizia innanzi alle Commissioni tributarie
ACCORDINO, Patrizia
2010-01-01
Abstract
Nella sentenza n. 698/2010 Cass. Civ., Sez. III, i Supremi Giudici affermano che, se l’annullamento in autotutela costituisce l’unico rimedio per eliminare un atto illegittimo e l’Amministrazione Finanziaria non è tempestiva nell’adottare il provvedimento, essa è responsabile ed ha il conseguente obbligo a risarcire il danno. Viene, pertanto, riaperto il dibattito relativo all’impugnazione del diniego di autotutela, con specifico riguardo alla materia tributaria, considerato che gli interventi giurisprudenziali più recenti avevano posto in dubbio la concreta possibilità di ottenere tutela giurisdizionale, innanzi alle Commissioni tributarie, nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria. Dopo un breve excursus sull'evoluzione dell’istituto in ambito tributario, ci si sofferma sull’impatto che la sentenza viene ad avere sull’attuale assetto dei rimedi forniti al contribuente.Pubblicazioni consigliate
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