Scopo del presente lavoro consiste in una nuova edizione e nel commento linguistico di due brevi testi romanzi in scrittura greca, presenti nel ms. Pl. 57.36, di sicura provenienza salentina, databile con ogni probabilità alla metà del XIII secolo. L’importanza di questi documenti è duplice: innanzitutto si tratta delle prime liriche d’amore presenti nella cosiddetta testualità greco-romanza; in secondo luogo, uno dei due testi (Bellu missere), presenta strette affinità con una “ceciliana” attestata almeno un secolo più tardi, Sonno fu che mi rappe, e anzi l’una sembrerebbe rappresentare una sorta di risposta per le rime all’altra. Si verrebbe con ciò a retrodatare significativamente, nella produzione di questo filone lirico popolareggiante, la penetrazione di forme e stilemi della Scuola siciliana nel Mezzogiorno continentale.
Titolo: | Due canti d’amore in grafia greca dal Salento medievale e alcune glosse greco-romanze |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2010 |
Rivista: | |
Abstract: | Scopo del presente lavoro consiste in una nuova edizione e nel commento linguistico di due brevi testi romanzi in scrittura greca, presenti nel ms. Pl. 57.36, di sicura provenienza salentina, databile con ogni probabilità alla metà del XIII secolo. L’importanza di questi documenti è duplice: innanzitutto si tratta delle prime liriche d’amore presenti nella cosiddetta testualità greco-romanza; in secondo luogo, uno dei due testi (Bellu missere), presenta strette affinità con una “ceciliana” attestata almeno un secolo più tardi, Sonno fu che mi rappe, e anzi l’una sembrerebbe rappresentare una sorta di risposta per le rime all’altra. Si verrebbe con ciò a retrodatare significativamente, nella produzione di questo filone lirico popolareggiante, la penetrazione di forme e stilemi della Scuola siciliana nel Mezzogiorno continentale. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11570/1905561 |
Appare nelle tipologie: | 14.a.1 Articolo su rivista |