Lo scopo di questo saggio consiste nel mostrare come la psicologia evoluzionistica (da questo momento PE) non sia in grado di affrontare con successo il tentativo, invero cruciale nel suo programma di ricerca, di spiegare in modo naturalistico il fenomeno dell’attrazione sessuale. Come vedremo, infatti, da un lato la PE non dà il giusto peso ai processi cognitivi che regolano l’attrazione sessuale, ossia non è abbastanza «psicologica»; dall’altro, ha un’idea troppo povera della selezione naturale e così non è neanche abbastanza «evoluzionistica». Occorrerebbe un diverso genere di psicologia evoluzionistica, di cui si cercherà di delineare i contorni, che sia allo stesso tempo «psicologica» ed «evoluzionistica» nel modo appropriato.
La psicologia evoluzionistica di fronte all'attrazione sessuale.Processi cognitivi naturalizzati nel modo sbagliato.
BRUNI, Domenica
2010-01-01
Abstract
Lo scopo di questo saggio consiste nel mostrare come la psicologia evoluzionistica (da questo momento PE) non sia in grado di affrontare con successo il tentativo, invero cruciale nel suo programma di ricerca, di spiegare in modo naturalistico il fenomeno dell’attrazione sessuale. Come vedremo, infatti, da un lato la PE non dà il giusto peso ai processi cognitivi che regolano l’attrazione sessuale, ossia non è abbastanza «psicologica»; dall’altro, ha un’idea troppo povera della selezione naturale e così non è neanche abbastanza «evoluzionistica». Occorrerebbe un diverso genere di psicologia evoluzionistica, di cui si cercherà di delineare i contorni, che sia allo stesso tempo «psicologica» ed «evoluzionistica» nel modo appropriato.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.