L’articolo – che riproduce il testo integrale, con l’aggiunta delle note, della relazione tenuta al II Convegno nazionale dell’A.D.E.C. (Associazione dei docenti delle discipline ecclesiasticistiche, canonistiche e confessionali delle università italiane) (Macerata 28, 29 e 30 ottobre 2010), sul tema «Libertà religiosa tra declino o superamento dello Stato nazionale» – valuta i riflessi, sulla tutela della libertà religiosa, della crescente articolazione, a livello decentrato, delle competenze amministrative, perseguita dalle riforme in senso federale che si sono succedute in Italia negli ultimi anni. A tal fine, si è approfondito il senso e le conseguenze della riserva alla legislazione dello Stato (di cui al nuovo art. 117, secondo comma, lett. c), Cost.) della «materia» dei «rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose», che sembrerebbe a prima vista compromettere la possibilità di accogliere favorevolmente, in relazione all’esperienza religiosa, eventuali istanze di diversificazione provenienti dalle diverse aree del Paese e legate agli interessi radicati sul territorio. In realtà, lo studio dimostra come la predetta riserva non appaia idonea a condizionare lo svolgimento di funzioni decentrate da parte degli enti territoriali periferici anche in alcuni tra i più tipici settori afferenti alla materia ecclesiastica, soprattutto alla luce del nuovo criterio di autonoma ripartizione e titolarità delle funzioni amministrative. Oggetto di specifica analisi è il caso del decentramento di funzioni amministrative in materia di edilizia di culto, mentre vengono in generale evidenziati anche i rischi per le minoranze di differenziate «politiche dei diritti» a livello locale.
Libertà religiosa e competenze amministrative decentrate
LICASTRO, Angelo
2012-01-01
Abstract
L’articolo – che riproduce il testo integrale, con l’aggiunta delle note, della relazione tenuta al II Convegno nazionale dell’A.D.E.C. (Associazione dei docenti delle discipline ecclesiasticistiche, canonistiche e confessionali delle università italiane) (Macerata 28, 29 e 30 ottobre 2010), sul tema «Libertà religiosa tra declino o superamento dello Stato nazionale» – valuta i riflessi, sulla tutela della libertà religiosa, della crescente articolazione, a livello decentrato, delle competenze amministrative, perseguita dalle riforme in senso federale che si sono succedute in Italia negli ultimi anni. A tal fine, si è approfondito il senso e le conseguenze della riserva alla legislazione dello Stato (di cui al nuovo art. 117, secondo comma, lett. c), Cost.) della «materia» dei «rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose», che sembrerebbe a prima vista compromettere la possibilità di accogliere favorevolmente, in relazione all’esperienza religiosa, eventuali istanze di diversificazione provenienti dalle diverse aree del Paese e legate agli interessi radicati sul territorio. In realtà, lo studio dimostra come la predetta riserva non appaia idonea a condizionare lo svolgimento di funzioni decentrate da parte degli enti territoriali periferici anche in alcuni tra i più tipici settori afferenti alla materia ecclesiastica, soprattutto alla luce del nuovo criterio di autonoma ripartizione e titolarità delle funzioni amministrative. Oggetto di specifica analisi è il caso del decentramento di funzioni amministrative in materia di edilizia di culto, mentre vengono in generale evidenziati anche i rischi per le minoranze di differenziate «politiche dei diritti» a livello locale.Pubblicazioni consigliate
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