L'articolo esamina con l'utilizzo di una metodologia innovativa e con risultati originali le vicende del testo delle Katarchai di Massimo, poema astrologico in esametri, già nobilitante performance dei rudi testi prosastici ellenistici. In particolare, il rinvenimento da parte di Paola Colace di una parafrasi finora sconosciuta, profila la possibilità di una originaria strtturazione 'orizzontale' del poema, che esaminava le varie domande dell'interrogante nella loro pluralità segno per segno. Tale risultato è eclatante sia per la composizione/tradizione del poema di Massimo in quanto delinea una situazione differente dalla tradizione del cod. Laur. 28.27, l'unico manoscritto che ci tramanda il testo di questo poema astrologico, sia per la ricostruzione delle caratteristiche di quella letteratura che va sotto il nome di Astrologumena.
Le Katarchai di Massimo, dall'officina dell'autore alle riscritture bizantine
COLACE, Paola
2010-01-01
Abstract
L'articolo esamina con l'utilizzo di una metodologia innovativa e con risultati originali le vicende del testo delle Katarchai di Massimo, poema astrologico in esametri, già nobilitante performance dei rudi testi prosastici ellenistici. In particolare, il rinvenimento da parte di Paola Colace di una parafrasi finora sconosciuta, profila la possibilità di una originaria strtturazione 'orizzontale' del poema, che esaminava le varie domande dell'interrogante nella loro pluralità segno per segno. Tale risultato è eclatante sia per la composizione/tradizione del poema di Massimo in quanto delinea una situazione differente dalla tradizione del cod. Laur. 28.27, l'unico manoscritto che ci tramanda il testo di questo poema astrologico, sia per la ricostruzione delle caratteristiche di quella letteratura che va sotto il nome di Astrologumena.Pubblicazioni consigliate
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