L’obiettivo è quello di mostrare che la finanza islamica non è solo una sintesi di tecniche alternative a quelle convenzionali, spesso complicate e molto formali, avulsa dal generale sistema di valori di cui è parte ed espressione, per come, spesso, è rappresentata. Peraltro, è da ritenere che essa, per avere un senso e risultare crebibile, dovrebbero rappresentare l’”originale” tassello del disegno più complesso di un’economia anch’essa “alternativa”, secondo lo spirito dei principi dell’Islam. Preliminarmente nel lavoro, sono richiamati le fonti del diritto musulmano, i valori dell’Islam, i principi di un’economia islamica, di cui i fondamentali divieti di riba, gharar, maysir sono espressione. Segue una presentazione delle tecniche e della evoluzione quantitativo-spaziale della finanza islamica per discuterne, quindi, lo scarto tra ideali e realtà. Nelle conclusioni viene evidenziato come la finanza islamica non sembra sia riuscita ad esprimere compiutamente la sua supposta “alterità” rispetto alla finanza convenzionale. Né sembra essere divenuta, nella sostanza, parte attiva di un disegno di sviluppo sostenibile ed antropo-centrico coerente con i principi dell’etica islamica. Al contempo non è riuscita a centrare l’obiettivo di essere del tutto una realtà originale ed innovativa o di rappresentare il braccio operativo di un’economia orientata agli imperativi morali dell’Islam e alla riconosciuta natura sociale e collettiva dell’azione umana.

Fondamenti etici della finanza islamica

GATTO, Antonino
2010-01-01

Abstract

L’obiettivo è quello di mostrare che la finanza islamica non è solo una sintesi di tecniche alternative a quelle convenzionali, spesso complicate e molto formali, avulsa dal generale sistema di valori di cui è parte ed espressione, per come, spesso, è rappresentata. Peraltro, è da ritenere che essa, per avere un senso e risultare crebibile, dovrebbero rappresentare l’”originale” tassello del disegno più complesso di un’economia anch’essa “alternativa”, secondo lo spirito dei principi dell’Islam. Preliminarmente nel lavoro, sono richiamati le fonti del diritto musulmano, i valori dell’Islam, i principi di un’economia islamica, di cui i fondamentali divieti di riba, gharar, maysir sono espressione. Segue una presentazione delle tecniche e della evoluzione quantitativo-spaziale della finanza islamica per discuterne, quindi, lo scarto tra ideali e realtà. Nelle conclusioni viene evidenziato come la finanza islamica non sembra sia riuscita ad esprimere compiutamente la sua supposta “alterità” rispetto alla finanza convenzionale. Né sembra essere divenuta, nella sostanza, parte attiva di un disegno di sviluppo sostenibile ed antropo-centrico coerente con i principi dell’etica islamica. Al contempo non è riuscita a centrare l’obiettivo di essere del tutto una realtà originale ed innovativa o di rappresentare il braccio operativo di un’economia orientata agli imperativi morali dell’Islam e alla riconosciuta natura sociale e collettiva dell’azione umana.
2010
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