Sin dalla scoperta dei sistemi di neuroni specchio (mirror neuron sistem – MNS), negli anni Novanta del secolo scorso, una notevole mole di studi – proliferati non solo in seno alle neuroscienze, ma anche nell’ambito delle scienze cognitive (filosofia, psicologia, linguistica ecc.) – ha rinvigorito le ricerche e il dibattito sulle origini del linguaggio. Alla luce di queste indagini, possiamo chiederci fino a che punto arrivano a spingersi le ipotesi di un possibile processo di sviluppo incarnato del linguaggio verbale? Oppure, in che misura gli elementi sensoriali, percettivi e motori sono stati determinanti a caratterizzare la sinergia uditivo-vocale a partire dalla continuità con le prime forme di comunicazione gestuale? Infine, che ruolo ha giocato il gruppo, ovvero il contesto emotivo, relazionale e sociale in questa complessa evoluzione: in particolare, si può considerare un rapporto tra l’empatia e l’evoluzione delle funzioni linguistiche? In questo breve saggio si cercherà di provare alcune risposte facendo riferimento alla recente letteratura scientifica sull’attività dei sistemi di neuroni specchio. Si cercherà, inoltre, di rintracciare le basi biologiche, innanzitutto emotive ma anche cognitive, dell’empatia che sarebbe stata decisiva nelle tappe che dall’evoluzione dalle forme più arcaiche di comunicazione gestuale hanno portato allo sviluppo del linguaggio verbale.

Percezione, sensazione, sistemi specchio. L'empatia e l'origine del linguaggio

BUCCA, ANTONINO
2012-01-01

Abstract

Sin dalla scoperta dei sistemi di neuroni specchio (mirror neuron sistem – MNS), negli anni Novanta del secolo scorso, una notevole mole di studi – proliferati non solo in seno alle neuroscienze, ma anche nell’ambito delle scienze cognitive (filosofia, psicologia, linguistica ecc.) – ha rinvigorito le ricerche e il dibattito sulle origini del linguaggio. Alla luce di queste indagini, possiamo chiederci fino a che punto arrivano a spingersi le ipotesi di un possibile processo di sviluppo incarnato del linguaggio verbale? Oppure, in che misura gli elementi sensoriali, percettivi e motori sono stati determinanti a caratterizzare la sinergia uditivo-vocale a partire dalla continuità con le prime forme di comunicazione gestuale? Infine, che ruolo ha giocato il gruppo, ovvero il contesto emotivo, relazionale e sociale in questa complessa evoluzione: in particolare, si può considerare un rapporto tra l’empatia e l’evoluzione delle funzioni linguistiche? In questo breve saggio si cercherà di provare alcune risposte facendo riferimento alla recente letteratura scientifica sull’attività dei sistemi di neuroni specchio. Si cercherà, inoltre, di rintracciare le basi biologiche, innanzitutto emotive ma anche cognitive, dell’empatia che sarebbe stata decisiva nelle tappe che dall’evoluzione dalle forme più arcaiche di comunicazione gestuale hanno portato allo sviluppo del linguaggio verbale.
2012
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