Cosa cambia di un romanzo quando lo si legge in una lingua (e in una cultura) diversa da quella in cui era stato originariamente concepito e scritto? Quanto si vuole conservare dell’effetto di estraneità che una vicenda radicata nella cultura di partenza può avere sui lettori della cultura di destinazione, e quanto invece si vuole che questi lettori “si approprino” degli avvenimenti, si calino nei personaggi, empatizzino con i loro stati d’animo, desideri, paure? E quanto fedeli si può essere al particolare stile di scrittura dell’originale? Vengono esaminate alcune possibili risposte a queste domande, prendendo come punto di riferimento le riflessioni di Douglas Hofstadter sul processo di traduzione, nelle sue vesti sia di traduttore che di scienziato cognitivo. Dal suo punto di vista il processo di traduzione, lungi dall’essere lineare e scontato, si presenta irto di paradossi, i quali felicemente impongono al traduttore una serie continua di scelte artistiche e creative che si mescolano in varia misura a quelle compiute dall’autore dell’opera originale.

La traduzione di prosa secondo Douglas Hofstadter: La finzione dell’invisibilità e la felicità dell’invenzione

PERCONTI, Pietro;
2011-01-01

Abstract

Cosa cambia di un romanzo quando lo si legge in una lingua (e in una cultura) diversa da quella in cui era stato originariamente concepito e scritto? Quanto si vuole conservare dell’effetto di estraneità che una vicenda radicata nella cultura di partenza può avere sui lettori della cultura di destinazione, e quanto invece si vuole che questi lettori “si approprino” degli avvenimenti, si calino nei personaggi, empatizzino con i loro stati d’animo, desideri, paure? E quanto fedeli si può essere al particolare stile di scrittura dell’originale? Vengono esaminate alcune possibili risposte a queste domande, prendendo come punto di riferimento le riflessioni di Douglas Hofstadter sul processo di traduzione, nelle sue vesti sia di traduttore che di scienziato cognitivo. Dal suo punto di vista il processo di traduzione, lungi dall’essere lineare e scontato, si presenta irto di paradossi, i quali felicemente impongono al traduttore una serie continua di scelte artistiche e creative che si mescolano in varia misura a quelle compiute dall’autore dell’opera originale.
2011
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1928370
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact