Il latte di asina ha un contenuto di lisozima (LZ) pressoché sovrapponibile a quello del latte equino che, a sua volta, mostra valori 6000 volte superiori rispetto al latte bovino. Il LZ è attivo su batteri Gram positivi e su alcune specie Gram negative. L’attività dell’enzima, nel latte d’asina, è molto accentuata e, secondo alcuni ricercatori, le basse cariche batteriche di tale alimento sono da attribuire agli alti livelli di detta sostanza, sebbene le notizie sull’argomento siano piuttosto esigue. Pertanto, il presente studio ha l’obiettivo di valutare l’attività antibatterica del lisozima di tre campioni di latte di asina di massa su 42 ceppi batterici isolati da latte di asina e bovino. L’attività dell’enzima è stata misurata con il kit EnzCheck Lysozyme Assay. La sua efficacia antibatterica è stata testata con piastre da microtitolazione, mediante il test della Minima Concentrazione Inibente (MIC). Un campione ha mostrato attività inibente solo su un ceppo di Pseudomonas sp (MIC del LZ = 5800 U/ml); il secondo campione non ha avuto alcun effetto inibente sui ceppi batterici esaminati (MIC > 2740 U/ml); l’ultimo campione inibiva il 50% dei ceppi di Staphylococcus aureus da latte d’asina (MIC = 3400 U/ml). Al contrario, tutti i ceppi isolati da latte bovino hanno mostrato resistenza al LZ. In conclusione, gli autori sottolineano la necessità di una valutazione scientifica maggiormente approfondita sull’attività antibatterica del LZ del latte d’asina, vista l’importanza che essa potrebbe acquisire sia in ambito di sanità veterinaria, quanto per la sicurezza dei giovani consumatori di latte d’asina, intolleranti ad alcune proteine del latte di specie animali più comuni, ed annoverati tra i soggetti “a rischio”.

Valutazione dell’azione antibattericadel lisozima del latte d’asina.Considerazioni igienico - sanitarie.

CONTE, Francesca Laura;FOTI, Maria;
2012-01-01

Abstract

Il latte di asina ha un contenuto di lisozima (LZ) pressoché sovrapponibile a quello del latte equino che, a sua volta, mostra valori 6000 volte superiori rispetto al latte bovino. Il LZ è attivo su batteri Gram positivi e su alcune specie Gram negative. L’attività dell’enzima, nel latte d’asina, è molto accentuata e, secondo alcuni ricercatori, le basse cariche batteriche di tale alimento sono da attribuire agli alti livelli di detta sostanza, sebbene le notizie sull’argomento siano piuttosto esigue. Pertanto, il presente studio ha l’obiettivo di valutare l’attività antibatterica del lisozima di tre campioni di latte di asina di massa su 42 ceppi batterici isolati da latte di asina e bovino. L’attività dell’enzima è stata misurata con il kit EnzCheck Lysozyme Assay. La sua efficacia antibatterica è stata testata con piastre da microtitolazione, mediante il test della Minima Concentrazione Inibente (MIC). Un campione ha mostrato attività inibente solo su un ceppo di Pseudomonas sp (MIC del LZ = 5800 U/ml); il secondo campione non ha avuto alcun effetto inibente sui ceppi batterici esaminati (MIC > 2740 U/ml); l’ultimo campione inibiva il 50% dei ceppi di Staphylococcus aureus da latte d’asina (MIC = 3400 U/ml). Al contrario, tutti i ceppi isolati da latte bovino hanno mostrato resistenza al LZ. In conclusione, gli autori sottolineano la necessità di una valutazione scientifica maggiormente approfondita sull’attività antibatterica del LZ del latte d’asina, vista l’importanza che essa potrebbe acquisire sia in ambito di sanità veterinaria, quanto per la sicurezza dei giovani consumatori di latte d’asina, intolleranti ad alcune proteine del latte di specie animali più comuni, ed annoverati tra i soggetti “a rischio”.
2012
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