Con 'letteratura di consumo' nel sec. XVI possono essere identificate quelle opere funzionalizzate a celebrare un evento rilevante sul piano politico o sociale, destinate a essere lette e rapidamente dimenticate, tenuto conto sia del loro scarso valore letterario sia della loro mera occasionalità. Un significativo incremento di questa tipologia letteraria si verificò soprattutto a Roma durante il pontificato di Leone X, anche grazie all'immediata diffusione della stampa, che fornì ai letterati l'opportunità di dedicare e diffondere velocemente i loro munuscula letterari. Ancora oggi non esiste, tuttavia, una mappatura completa di tali testi, che potrebbero aiutare a identificare linee di propaganda politica e/o culturale. L'articolo recupera e analizza un documento già messo in luce da Giovanni Mercati all'inizio del Novecento: una lista di libri appartenuti a Leone X, offerti negli anni a cavallo della sua elezione pontifica: almeno 11 testi su 32 sono classificabili come 'letteratura di consumo'. La seconda parte dell'articolo illustra un libello poetico attribuito nella bibliografia recente a Blosio Palladio, ma in realtà un omaggio letterario a Leone X da parte di Andrea da Montopoli, un umanista finora sconosciuto. Il libello rivela inoltre la presenza di un gruppo di intellettuali legati dalla comune provenienza sabina, nel quale Blosio Palladio, già pienamente inserito nella curia romana, rivestiva il ruolo di leader culturale.

Letteratura di consumo a Roma nell'età di Leone X. Un omaggio poetico di Andrea da Montopoli

DE CAPUA, Paola
2010-01-01

Abstract

Con 'letteratura di consumo' nel sec. XVI possono essere identificate quelle opere funzionalizzate a celebrare un evento rilevante sul piano politico o sociale, destinate a essere lette e rapidamente dimenticate, tenuto conto sia del loro scarso valore letterario sia della loro mera occasionalità. Un significativo incremento di questa tipologia letteraria si verificò soprattutto a Roma durante il pontificato di Leone X, anche grazie all'immediata diffusione della stampa, che fornì ai letterati l'opportunità di dedicare e diffondere velocemente i loro munuscula letterari. Ancora oggi non esiste, tuttavia, una mappatura completa di tali testi, che potrebbero aiutare a identificare linee di propaganda politica e/o culturale. L'articolo recupera e analizza un documento già messo in luce da Giovanni Mercati all'inizio del Novecento: una lista di libri appartenuti a Leone X, offerti negli anni a cavallo della sua elezione pontifica: almeno 11 testi su 32 sono classificabili come 'letteratura di consumo'. La seconda parte dell'articolo illustra un libello poetico attribuito nella bibliografia recente a Blosio Palladio, ma in realtà un omaggio letterario a Leone X da parte di Andrea da Montopoli, un umanista finora sconosciuto. Il libello rivela inoltre la presenza di un gruppo di intellettuali legati dalla comune provenienza sabina, nel quale Blosio Palladio, già pienamente inserito nella curia romana, rivestiva il ruolo di leader culturale.
2010
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