In un luogo delle Esposizioni sopra la Comedia (VII, 18 sgg.), Boccaccio spiega il toponimo Fare, designante lo “Stretto di Messina”, come “divisione”. Attraverso un procedimento di paretimologia di carattere dotto, l’erudito fiorentino ha unito un locus classicus, relativo alla narrazione di una tarda separazione della Sicilia dal resto dell’Italia e all’etimologia popolare riferita al nome di Reggio Calabria – chiarito per mezzo del gr. ῥήγνυμι (“fendere, spezzare, dividere”) – all’interpretatio biblica relativa al nome proprio Phares (reso nella Vulgata come Phares). Tale nome veniva infatti ricondotto alla radice semitica prṣ (“spezzare, aprire una breccia”), in base a un noto episodio della Genesi (38, 27sgg.), oggetto di ampio commento nell’esegesi patristica e negli Etymologica medievali, dai quali il Boccaccio deve aver presumibilmente attinto.
Un'etimologia di Boccaccio e il toponimo Faro "Stretto di Messina"
DE ANGELIS, Alessandro
2011-01-01
Abstract
In un luogo delle Esposizioni sopra la Comedia (VII, 18 sgg.), Boccaccio spiega il toponimo Fare, designante lo “Stretto di Messina”, come “divisione”. Attraverso un procedimento di paretimologia di carattere dotto, l’erudito fiorentino ha unito un locus classicus, relativo alla narrazione di una tarda separazione della Sicilia dal resto dell’Italia e all’etimologia popolare riferita al nome di Reggio Calabria – chiarito per mezzo del gr. ῥήγνυμι (“fendere, spezzare, dividere”) – all’interpretatio biblica relativa al nome proprio Phares (reso nella Vulgata come Phares). Tale nome veniva infatti ricondotto alla radice semitica prṣ (“spezzare, aprire una breccia”), in base a un noto episodio della Genesi (38, 27sgg.), oggetto di ampio commento nell’esegesi patristica e negli Etymologica medievali, dai quali il Boccaccio deve aver presumibilmente attinto.Pubblicazioni consigliate
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