Tutto il dibattito che ha condotto all’ipotesi legislativa del governo di modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori sconta un errore nell’approccio teorico e pratico, quello di ritenerlo istituto del mercato del lavoro. Come è noto invece, il mercato del lavoro è il luogo, astratto, in cui chi è alla ricerca di lavoro, imprese ed enti pubblici, si incontra con chi lo offre e, cioè, i lavoratori. Gli ammortizzatori sociali a loro volta, sono intesi quali strumenti per attenuare i disagi di chi non ha lavoro o lo perde, e nei sistemi di Welfare State più avanzati sono posti in connessione ai meccanismi regolativi del mercato del lavoro per consentire rapidi percorsi di reinserimento occupazionale, magari connessi a periodi di riqualificazione professionale. L’art. 18 invece, è (ancora) uno strumento legale di tutela dei lavoratori contro i licenziamenti illegittimi, quelli cioè senza giusta causa o giustificato motivo, che rappresenta una sorta di paradigma del moderno diritto del lavoro, che a differenza di quello dei privati, basato sull’uguaglianza formale tra i soggetti, è rivolto a privilegiare la posizione del lavoratore subordinato quale soggetto debole del contratto di subordinazione rispetto al datore di lavoro.
L'art. 18 e la precarizzazione del mondo del lavoro
BALLISTRERI, Gandolfo Maurizio
2012-01-01
Abstract
Tutto il dibattito che ha condotto all’ipotesi legislativa del governo di modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori sconta un errore nell’approccio teorico e pratico, quello di ritenerlo istituto del mercato del lavoro. Come è noto invece, il mercato del lavoro è il luogo, astratto, in cui chi è alla ricerca di lavoro, imprese ed enti pubblici, si incontra con chi lo offre e, cioè, i lavoratori. Gli ammortizzatori sociali a loro volta, sono intesi quali strumenti per attenuare i disagi di chi non ha lavoro o lo perde, e nei sistemi di Welfare State più avanzati sono posti in connessione ai meccanismi regolativi del mercato del lavoro per consentire rapidi percorsi di reinserimento occupazionale, magari connessi a periodi di riqualificazione professionale. L’art. 18 invece, è (ancora) uno strumento legale di tutela dei lavoratori contro i licenziamenti illegittimi, quelli cioè senza giusta causa o giustificato motivo, che rappresenta una sorta di paradigma del moderno diritto del lavoro, che a differenza di quello dei privati, basato sull’uguaglianza formale tra i soggetti, è rivolto a privilegiare la posizione del lavoratore subordinato quale soggetto debole del contratto di subordinazione rispetto al datore di lavoro.Pubblicazioni consigliate
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