In questo saggio si sostiene – d’accordo su ciò con Beierwaltes – che ontologia e henologia non soltanto non costituiscono due paradigmi strutturalmente opposti, ma hanno anche una essenziale compatibilità, infatti in Platone entrambe le istanze si trovano così intrecciate che si può a buon diritto parlare della filosofia platonica come di una onto-heno-logia. In questa prospettiva si spiegherebbe meglio anche la posteriore ermeneusi heideggeriana della storia della metafisica e della sua costituzione onto-teo-logica come oblio dell’essere. Criticare però Heidegger – come fa Beierwaltes – per non aver compreso (per non essersi del resto mai confrontato con) il neoplatonismo, accusarlo di “Einsvergessenheit”, è insufficiente e, in fondo, scorretto, se non si mette in luce innanzitutto l’aporia dell’interpretazione heideggeriana di Platone, specialmente la mancata comprensione (la strana rimozione) del nucleo speculativo del “Parmenide”. Tutte le critiche di Beierwaltes si basano su quelle che Heidegger liquiderebbe come mere asserzioni-constatazioni storiografiche. La concezione heideggeriana del costrutto storico-filosofico e filosofo-storico della “metafisica” va criticata sul piano speculativo, altrimenti qualsiasi obiezione resterà sempre esteriore. Indice 1. La henologia di Beierwaltes e la sua critica alla Seinsvergessenheit heideggeriana 2. Limiti strutturali di questa critica 3. Analisi del significato dell’oblio dell’Essere nel pensare heideggeriano 3.1. La locuzione 3.2. La storia della metafisica 3.3. Nel contesto dell’Ereignis-pensiero 4. Anwesen è il senso fondamentale dell’on greco? 5. Lo strano oblio heideggeriano dell’exaiphnes del Parmenide di Platone

Henologia e oblio dell’Essere. A proposito di una figura speculativa centrale in Heidegger

CICERO, Vincenzo
2011-01-01

Abstract

In questo saggio si sostiene – d’accordo su ciò con Beierwaltes – che ontologia e henologia non soltanto non costituiscono due paradigmi strutturalmente opposti, ma hanno anche una essenziale compatibilità, infatti in Platone entrambe le istanze si trovano così intrecciate che si può a buon diritto parlare della filosofia platonica come di una onto-heno-logia. In questa prospettiva si spiegherebbe meglio anche la posteriore ermeneusi heideggeriana della storia della metafisica e della sua costituzione onto-teo-logica come oblio dell’essere. Criticare però Heidegger – come fa Beierwaltes – per non aver compreso (per non essersi del resto mai confrontato con) il neoplatonismo, accusarlo di “Einsvergessenheit”, è insufficiente e, in fondo, scorretto, se non si mette in luce innanzitutto l’aporia dell’interpretazione heideggeriana di Platone, specialmente la mancata comprensione (la strana rimozione) del nucleo speculativo del “Parmenide”. Tutte le critiche di Beierwaltes si basano su quelle che Heidegger liquiderebbe come mere asserzioni-constatazioni storiografiche. La concezione heideggeriana del costrutto storico-filosofico e filosofo-storico della “metafisica” va criticata sul piano speculativo, altrimenti qualsiasi obiezione resterà sempre esteriore. Indice 1. La henologia di Beierwaltes e la sua critica alla Seinsvergessenheit heideggeriana 2. Limiti strutturali di questa critica 3. Analisi del significato dell’oblio dell’Essere nel pensare heideggeriano 3.1. La locuzione 3.2. La storia della metafisica 3.3. Nel contesto dell’Ereignis-pensiero 4. Anwesen è il senso fondamentale dell’on greco? 5. Lo strano oblio heideggeriano dell’exaiphnes del Parmenide di Platone
2011
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