Tra 1349 e 1351 Giovanni Boccaccio si dedica alla composizione del Decameron. Con l'apertura del Prologo, egli sembra voler abbandonare programmaticamente i gusti letterari che lo avevano guidato fino a quel momento; non è del tutto vero, perché echi delle opere giovanili, e soprattutto molti degli interessi sviluppati nel soggiorno napoletano, si manifestano anche nella produzione successiva. Tuttavia, il tracollo della società che lo circonda non può che lasciare un segno profondo nella sua opera; soprattutto se si considera come la peste lo avesse toccato in prima persona, portandogli via il padre, la matrigna e numerosi amici. La concezione del sogno nel Decameron è un tema che, in apparenza minore, può invece aiutarci a comprenderne meglio il senso complessivo. L'interesse di Boccaccio nei confronti dei sogni è manifestato in diverse fra le sue opere, due fra le quali, l'Amorosa visione e il Corbaccio, sono anzi strutturate come dei sogni; e di sogni rivelatori l'autore parla diffusamente anche nell'Ameto, nel Filostrato, nella Vita di Dante. Le pagine che seguono, tuttavia, sono dedicate al tema del sogno nel solo contesto del Decameron, al cui interno troviamo diverse novelle nelle quali il sogno gioca un ruolo.

«Una notte dormendo parve in sogno vedere...». Sogni e visioni nelle novelle del Decameron

MONTESANO, Marina
2011-01-01

Abstract

Tra 1349 e 1351 Giovanni Boccaccio si dedica alla composizione del Decameron. Con l'apertura del Prologo, egli sembra voler abbandonare programmaticamente i gusti letterari che lo avevano guidato fino a quel momento; non è del tutto vero, perché echi delle opere giovanili, e soprattutto molti degli interessi sviluppati nel soggiorno napoletano, si manifestano anche nella produzione successiva. Tuttavia, il tracollo della società che lo circonda non può che lasciare un segno profondo nella sua opera; soprattutto se si considera come la peste lo avesse toccato in prima persona, portandogli via il padre, la matrigna e numerosi amici. La concezione del sogno nel Decameron è un tema che, in apparenza minore, può invece aiutarci a comprenderne meglio il senso complessivo. L'interesse di Boccaccio nei confronti dei sogni è manifestato in diverse fra le sue opere, due fra le quali, l'Amorosa visione e il Corbaccio, sono anzi strutturate come dei sogni; e di sogni rivelatori l'autore parla diffusamente anche nell'Ameto, nel Filostrato, nella Vita di Dante. Le pagine che seguono, tuttavia, sono dedicate al tema del sogno nel solo contesto del Decameron, al cui interno troviamo diverse novelle nelle quali il sogno gioca un ruolo.
2011
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/2326021
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact