L'itinerario classico del Grand Tour in Italia, un trend culturale iniziato già nel XVII secolo, aveva originariamente come suoi limiti e confini meridionali le città di Roma e Napoli, ma dagli anni '70 del Settecento anche la Sicilia cominciò ad essere "scoperta" e, sempre più spesso, inclusa in quella tradizionale esperienza educativa che caratterizzava e arricchiva la vita dei più giovani esponenti della nobiltà e della ricca borghesia del nord Europa. L'isola divenne allora una "appendice solare" del classico Grand Tour in Italia. In particolare, il libro di viaggio pubblicato da Patrick Brydone, per la prima volta nel 1773, costituì per molti anni una concreta e fondamentale guida per i tanti nordeuropei che sceglievano come loro meta l'isola borbonica.
"The approach to Messina is the finest that can be imagined". Messina vista dagli inglesi (1770-1815)
D'ANDREA, DILETTA
2010-01-01
Abstract
L'itinerario classico del Grand Tour in Italia, un trend culturale iniziato già nel XVII secolo, aveva originariamente come suoi limiti e confini meridionali le città di Roma e Napoli, ma dagli anni '70 del Settecento anche la Sicilia cominciò ad essere "scoperta" e, sempre più spesso, inclusa in quella tradizionale esperienza educativa che caratterizzava e arricchiva la vita dei più giovani esponenti della nobiltà e della ricca borghesia del nord Europa. L'isola divenne allora una "appendice solare" del classico Grand Tour in Italia. In particolare, il libro di viaggio pubblicato da Patrick Brydone, per la prima volta nel 1773, costituì per molti anni una concreta e fondamentale guida per i tanti nordeuropei che sceglievano come loro meta l'isola borbonica.Pubblicazioni consigliate
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