Il recente incremento dei flussi migratori verso l’Europa e le tumultuose ribellioni popolari nel Nord Africa e nel Medio Oriente (c.d. Primavera araba) stanno creando notevoli problemi di convivenza fra culture e religioni diverse nell’intera area euro-mediterranea. Facendo leva sui nuovi fermenti culturali e giuridici della parte moderata dell’Islam e sulla rivalutazione dell’identità plurale, aperta ed inclusiva del Vecchio Continente, si auspica l’uso di una laicità procedurale nell’intera polis euro-mediterranea, per avvicinare col dialogo interculturale le due sponde del Mare Nostrum e scongiurare l’esiziale inasprimento dello scontro fra civiltà: il Nord cristiano ed il Sud musulmano. Si propongono, così, alcuni suggerimenti per superare le tensioni afferenti alla libertà religiosa nei nuovi equilibri geopolitici e per far collaborare con le istituzioni, in modo democratico e trasparente, le comunità ed i gruppi etico-religiosi, nel tentativo di addivenire ad una più ampia area integrata euro-mediterranea, il cui ordinamento giuridico, diffondendo meglio pace e giustizia sociale, creerebbe condizioni più adeguate per l’irrinunciabile tutela della dignità dell’uomo.

Flussi migratori, religione e diritto nella polis euro-mediterranea

FRENI, Fortunato
2012-01-01

Abstract

Il recente incremento dei flussi migratori verso l’Europa e le tumultuose ribellioni popolari nel Nord Africa e nel Medio Oriente (c.d. Primavera araba) stanno creando notevoli problemi di convivenza fra culture e religioni diverse nell’intera area euro-mediterranea. Facendo leva sui nuovi fermenti culturali e giuridici della parte moderata dell’Islam e sulla rivalutazione dell’identità plurale, aperta ed inclusiva del Vecchio Continente, si auspica l’uso di una laicità procedurale nell’intera polis euro-mediterranea, per avvicinare col dialogo interculturale le due sponde del Mare Nostrum e scongiurare l’esiziale inasprimento dello scontro fra civiltà: il Nord cristiano ed il Sud musulmano. Si propongono, così, alcuni suggerimenti per superare le tensioni afferenti alla libertà religiosa nei nuovi equilibri geopolitici e per far collaborare con le istituzioni, in modo democratico e trasparente, le comunità ed i gruppi etico-religiosi, nel tentativo di addivenire ad una più ampia area integrata euro-mediterranea, il cui ordinamento giuridico, diffondendo meglio pace e giustizia sociale, creerebbe condizioni più adeguate per l’irrinunciabile tutela della dignità dell’uomo.
2012
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