Nel novembre del 1490 Francesco di Giorgio Martini (Siena, 1439-1501) è attestato al servizio del signore di Bracciano Gentil Virginio Orsini per venti giorni. Una simile presenza - della quale resta impossibile riconoscere sicuri esiti - offre l'opportunità di provare a considerare come - prima e dopo questa data - il moderno linguaggio di Francesco di Giorgio riuscisse a circolare nella complicata rete dei territori posto sotto la giurisdizione feudale dei diversificati rami della famiglia Orsini: dalle terre abruzzesi (con le fortezze di Scurcola Marsicana e Avezzano costruite da Gentil Virginio, o alcuni ornati di gusto "urbinate" del Palazzo di Tagliacozzo commissionato dai suoi predecessori) a Pitigliano (con il ciclo di affreschi dipinto nei primi anni settanta all'interno del palazzo del Signore e una di ornati "all'antica" realizzati dalla bottega di Giovanni di Stefano nel 1490, il tutto per volontà di Niccolò III Orsini). fino alla Tomba di Giovan Francesco Orsini nella Cattedrale di Spoleto (scolpita da Ambrogio Barocci nel 1498-1502 per ordine di Niccolò III Orsini).

Francesco di Giorgio e la cultura urbinate nel “giro” degli Orsini

FATTORINI, GABRIELE
2011-01-01

Abstract

Nel novembre del 1490 Francesco di Giorgio Martini (Siena, 1439-1501) è attestato al servizio del signore di Bracciano Gentil Virginio Orsini per venti giorni. Una simile presenza - della quale resta impossibile riconoscere sicuri esiti - offre l'opportunità di provare a considerare come - prima e dopo questa data - il moderno linguaggio di Francesco di Giorgio riuscisse a circolare nella complicata rete dei territori posto sotto la giurisdizione feudale dei diversificati rami della famiglia Orsini: dalle terre abruzzesi (con le fortezze di Scurcola Marsicana e Avezzano costruite da Gentil Virginio, o alcuni ornati di gusto "urbinate" del Palazzo di Tagliacozzo commissionato dai suoi predecessori) a Pitigliano (con il ciclo di affreschi dipinto nei primi anni settanta all'interno del palazzo del Signore e una di ornati "all'antica" realizzati dalla bottega di Giovanni di Stefano nel 1490, il tutto per volontà di Niccolò III Orsini). fino alla Tomba di Giovan Francesco Orsini nella Cattedrale di Spoleto (scolpita da Ambrogio Barocci nel 1498-1502 per ordine di Niccolò III Orsini).
2011
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