La ricerca, che tiene conto della letteratura storica e delle testimonianze cronistiche, ricorre soprattutto ad una ricca produzione documentaria per proporre una lettura di importanti processi che, tra VI e XIII secolo, hanno caratterizzato la storia religiosa, economica, politica e sociale della Sicilia e ne hanno plasmato l’identità. Definita la vicenda religiosa dell’isola nei secoli altomedievali, durante i quali al crollo delle strutture episcopali del VI secolo seguì un netto processo di ellenizzazione resistente all’islamizzazione e particolarmente vivace nel territorio nebroideo, dopo il Mille e sino allo scorcio del XII secolo la presenza dell’etnia greca è attestata ai livelli più elevati della società e appare un dato strutturale, sia sotto il profilo della gestione rurale ed amministrativa, quanto nel campo della tradizione e della produzione culturale. Nell’ampio quadro della conquista normanna, caratterizzata da fluidi rapporti politici ed articolata in processi insediativi e fasi di trasformazione demica e religiosa, il Valdemone fu laboratorio e cavia al tempo stesso di sistemi economici e demici, tesi alla riorganizzazione della società rurale ed urbana dell’isola come modello produttivo del Regnum. Il tramonto della cultura greca prende corpo alla metà del XII secolo, quando la progressiva latinizzazione, alimentata dal flusso continuo di monaci latini dalla Calabria e da cospicue immigrazioni di lombardi e mercanti peninsulari nei tre Valli, avrebbe spezzato il delicato equilibrio etnico e culturale dell’Isola.

Gli Altavilla e la Chiesa di Roma in Sicilia: il Valdemone tra cultura greca e latinizzazione

CATALIOTO, Luciano
2014-01-01

Abstract

La ricerca, che tiene conto della letteratura storica e delle testimonianze cronistiche, ricorre soprattutto ad una ricca produzione documentaria per proporre una lettura di importanti processi che, tra VI e XIII secolo, hanno caratterizzato la storia religiosa, economica, politica e sociale della Sicilia e ne hanno plasmato l’identità. Definita la vicenda religiosa dell’isola nei secoli altomedievali, durante i quali al crollo delle strutture episcopali del VI secolo seguì un netto processo di ellenizzazione resistente all’islamizzazione e particolarmente vivace nel territorio nebroideo, dopo il Mille e sino allo scorcio del XII secolo la presenza dell’etnia greca è attestata ai livelli più elevati della società e appare un dato strutturale, sia sotto il profilo della gestione rurale ed amministrativa, quanto nel campo della tradizione e della produzione culturale. Nell’ampio quadro della conquista normanna, caratterizzata da fluidi rapporti politici ed articolata in processi insediativi e fasi di trasformazione demica e religiosa, il Valdemone fu laboratorio e cavia al tempo stesso di sistemi economici e demici, tesi alla riorganizzazione della società rurale ed urbana dell’isola come modello produttivo del Regnum. Il tramonto della cultura greca prende corpo alla metà del XII secolo, quando la progressiva latinizzazione, alimentata dal flusso continuo di monaci latini dalla Calabria e da cospicue immigrazioni di lombardi e mercanti peninsulari nei tre Valli, avrebbe spezzato il delicato equilibrio etnico e culturale dell’Isola.
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