La cardiopatia ischemica (CHD) rappresenta la principale causa di morte nelle donne affette da diabete di tipo 2. Oltre all’iperglicemia ed alla dislipidemia, altri fattori potrebbero contribuire a questo eccesso di rischio. Scopo. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la prevalenza di diversi fattori di rischio comuni ed emergenti in un gruppo di donne diabetiche di tipo 2 post-menopausa con (n=36) e senza CHD (n=59). Metodi. Di ogni paziente sono stati raccolti dati clinici ed antropometrici e dosati i livelli plasmatici di hsPCR, IL-6, resistina, VCAM-1, omocisteina (tHcy), folati, vitamina B12, oltre i comuni parametri lipidici e metabolici. Risultati. Le donne diabetiche con CHD avevano età, durata della menopausa, durata del diabete maggiori ed una maggiore prevalenza di familiarità per CVD e di ipertensione arteriosa (P<0.05 tutti). Rispetto al gruppo di controllo, nelle donne affette da CHD vi era evidenza di livelli sierici significativamente superiori di creatinina (P=0.007) e trigliceridi (P=0.005). Non vi erano invece differenze significative tra i due gruppi nei valori di BMI e circonferenza vita, così come nei livelli di glicemia, HbA1c, colesterolo totale, LDL-C e HDL-C. Le donne con CHD presentavano inoltre livelli più elevati di tHcy (P=0.01), VCAM-1 (P=0.03) e resistina (P=0.003), mentre i livelli di folati, vitamina B12, hsPCR e IL-6 erano paragonabili tra i due gruppi. All’analisi multivariata, la funzionalità renale era il parametro più fortemente associato alla CHD in questa popolazione. Conclusioni. I nostri dati sottolineano l’importanza dei fattori di rischio CHD non lipidici nelle donne con diabete di tipo 2.
Fattori di rischio cardiovascolare lipidici e non lipidici in donne diabetiche di tipo 2 con e senza cardiopatia ischemica
RUSSO, GIUSEPPINA;ROMEO, ELISABETTA LUCIA;Giandalia A.;ALIBRANDI, Angela;CUCINOTTA, Domenico Maria
2012-01-01
Abstract
La cardiopatia ischemica (CHD) rappresenta la principale causa di morte nelle donne affette da diabete di tipo 2. Oltre all’iperglicemia ed alla dislipidemia, altri fattori potrebbero contribuire a questo eccesso di rischio. Scopo. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la prevalenza di diversi fattori di rischio comuni ed emergenti in un gruppo di donne diabetiche di tipo 2 post-menopausa con (n=36) e senza CHD (n=59). Metodi. Di ogni paziente sono stati raccolti dati clinici ed antropometrici e dosati i livelli plasmatici di hsPCR, IL-6, resistina, VCAM-1, omocisteina (tHcy), folati, vitamina B12, oltre i comuni parametri lipidici e metabolici. Risultati. Le donne diabetiche con CHD avevano età, durata della menopausa, durata del diabete maggiori ed una maggiore prevalenza di familiarità per CVD e di ipertensione arteriosa (P<0.05 tutti). Rispetto al gruppo di controllo, nelle donne affette da CHD vi era evidenza di livelli sierici significativamente superiori di creatinina (P=0.007) e trigliceridi (P=0.005). Non vi erano invece differenze significative tra i due gruppi nei valori di BMI e circonferenza vita, così come nei livelli di glicemia, HbA1c, colesterolo totale, LDL-C e HDL-C. Le donne con CHD presentavano inoltre livelli più elevati di tHcy (P=0.01), VCAM-1 (P=0.03) e resistina (P=0.003), mentre i livelli di folati, vitamina B12, hsPCR e IL-6 erano paragonabili tra i due gruppi. All’analisi multivariata, la funzionalità renale era il parametro più fortemente associato alla CHD in questa popolazione. Conclusioni. I nostri dati sottolineano l’importanza dei fattori di rischio CHD non lipidici nelle donne con diabete di tipo 2.Pubblicazioni consigliate
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