Epidemic cholera ravaged the world over the course of the nineteenth century. Since the death toll was so high, both the press and physicians took great interest in the pandemic and scientific publishing flourished. Physicians struggled to describe the disease, discover its causes, and experiment with treatments. Municipalities published accounts of the epidemics affecting their areas and sent representatives thereto to determine possible causative factors. The relations between healthcare professionals, politics and this calamity in 1836-1837, need to be studied by reference to scientific works too. This paper provides an historiographic analysis of essays and remarks published in the Kingdom of Two Sicilies to reconstruct how the Bourbon Government handled the health emergencies arising from the pandemic. The aim of this work is to examine the role played by political institutions and social actors, particularly in the city of Naples, rather than focussing on how traditional Ancien Régime structures, dealt with the epidemic. The news published in the medical press of the Kingdom were also published in other countries, particularly in the United Kingdom. Not only have I sought to recall some key-points of the historical framework underlying this social disease in the Kingdom of Two Sicilies, but also to identify highlights in the global dimensions of cholera. Based on these reflections, I have attempted to assess the relations between the scientific community in Naples and the rest of Europe. Epidemia ed istituzioni pubbliche nel primo Ottocento. Napoli al tempo del colera. Durante la pandemia colerica, come avvenne nel resto d’Europa, una vasta bibliografia medica e scientifica, che comprendeva anche temi sociali e statistici, fiorì anche nel Regno delle Due Sicilie. Si realizzò una collaborazione tra le istituzioni pubbliche e la scienza medica per fronteggiare l’emergenza. Il più illustre, nonché prolifico, Autore che si occupò di problemi rilevanti per la politica sanitaria e trattò di statistica e di topografia medica, ricoprendo incarichi pubblici e divenendo un insostituibile collaboratore del governo borbonico, fu Salvatore de Renzi. Ispettore sanitario, operò attivamente durante il colera dirigendo l’Ospedale di Santa Maria di Loreto e scrisse una Relazione, preceduta da un riassunto storico dell’epidemia in Napoli, che in effetti costituisce la più importante delle fonti ufficiali sul colera del 1837; nel documento sottolineò che il Magistrato di Salute non aveva denunciato subito la presenza del colera che così si era diffuso in tutto il Regno. La disamina della produzione a stampa più importante, relativa alla città di Napoli, capitale del Regno, fa rilevare come molte opere, di rapida diffusione, venivano scritte secondo il metodo del “rapporto”, della “relazione”, o dell’orazione pubblica. Poiché il colera era presente in tutta Europa, le idee scientifiche ebbero ampia circolazione ed il dibattito sull’epidemia fu molto acceso. Ricordiamo poi che vi fu una moltitudine di Bandi, Proclami, Decreti ed anche una vasta produzione di pamphlets, a parte i periodici e l’importante stampa medica, tra le quali il giornale fondato dallo stesso de Renzi. In questo lavoro si dedica un approfondimento al lavoro dello psichiatra napoletano Luigi Ferrarese, che pubblicò nel 1837 il trattato Sul morbo Colera asiatico. Riflessioni teoriche e pratiche, ed alle opere di particolare interesse del francese dottor Thibault, Observations sur le Choléra- morbus de Naples e del medico napoletano Raffaele Zarlenga (collaboratore del Giornale Italiano medico-chirurgico Severino), Cholera in Naples, in quanto tali lavori ebbero una diffusione internazionale.

Epidemic and public institutions in the early 19th century: Naples at the time of cholera

ALIBRANDI, Rosamaria
2013-01-01

Abstract

Epidemic cholera ravaged the world over the course of the nineteenth century. Since the death toll was so high, both the press and physicians took great interest in the pandemic and scientific publishing flourished. Physicians struggled to describe the disease, discover its causes, and experiment with treatments. Municipalities published accounts of the epidemics affecting their areas and sent representatives thereto to determine possible causative factors. The relations between healthcare professionals, politics and this calamity in 1836-1837, need to be studied by reference to scientific works too. This paper provides an historiographic analysis of essays and remarks published in the Kingdom of Two Sicilies to reconstruct how the Bourbon Government handled the health emergencies arising from the pandemic. The aim of this work is to examine the role played by political institutions and social actors, particularly in the city of Naples, rather than focussing on how traditional Ancien Régime structures, dealt with the epidemic. The news published in the medical press of the Kingdom were also published in other countries, particularly in the United Kingdom. Not only have I sought to recall some key-points of the historical framework underlying this social disease in the Kingdom of Two Sicilies, but also to identify highlights in the global dimensions of cholera. Based on these reflections, I have attempted to assess the relations between the scientific community in Naples and the rest of Europe. Epidemia ed istituzioni pubbliche nel primo Ottocento. Napoli al tempo del colera. Durante la pandemia colerica, come avvenne nel resto d’Europa, una vasta bibliografia medica e scientifica, che comprendeva anche temi sociali e statistici, fiorì anche nel Regno delle Due Sicilie. Si realizzò una collaborazione tra le istituzioni pubbliche e la scienza medica per fronteggiare l’emergenza. Il più illustre, nonché prolifico, Autore che si occupò di problemi rilevanti per la politica sanitaria e trattò di statistica e di topografia medica, ricoprendo incarichi pubblici e divenendo un insostituibile collaboratore del governo borbonico, fu Salvatore de Renzi. Ispettore sanitario, operò attivamente durante il colera dirigendo l’Ospedale di Santa Maria di Loreto e scrisse una Relazione, preceduta da un riassunto storico dell’epidemia in Napoli, che in effetti costituisce la più importante delle fonti ufficiali sul colera del 1837; nel documento sottolineò che il Magistrato di Salute non aveva denunciato subito la presenza del colera che così si era diffuso in tutto il Regno. La disamina della produzione a stampa più importante, relativa alla città di Napoli, capitale del Regno, fa rilevare come molte opere, di rapida diffusione, venivano scritte secondo il metodo del “rapporto”, della “relazione”, o dell’orazione pubblica. Poiché il colera era presente in tutta Europa, le idee scientifiche ebbero ampia circolazione ed il dibattito sull’epidemia fu molto acceso. Ricordiamo poi che vi fu una moltitudine di Bandi, Proclami, Decreti ed anche una vasta produzione di pamphlets, a parte i periodici e l’importante stampa medica, tra le quali il giornale fondato dallo stesso de Renzi. In questo lavoro si dedica un approfondimento al lavoro dello psichiatra napoletano Luigi Ferrarese, che pubblicò nel 1837 il trattato Sul morbo Colera asiatico. Riflessioni teoriche e pratiche, ed alle opere di particolare interesse del francese dottor Thibault, Observations sur le Choléra- morbus de Naples e del medico napoletano Raffaele Zarlenga (collaboratore del Giornale Italiano medico-chirurgico Severino), Cholera in Naples, in quanto tali lavori ebbero una diffusione internazionale.
2013
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