Le origini della medicina legale si perdono nella notte dei tempi. Le prime investigazioni legate al fine di produrre un risarcimento, fosse vindicta o sanzione, riguardarono l'uomo quale protagonista della fattispecie criminale e la sua controparte nel giudizio: la vittima.La medicina legale nacque difatti per le esigenze della iurisdictio di usare le conoscenze mediche per l’ applicazione delle norme giuridiche nell’ambito penale. Col fiorire delle prime scuole mediche, a partire dal IX secolo, negli statuti comunali e nelle Decretali di Innocenzo III, del 1209, e di Gregorio IX, del 1234, si riscontra una normativa in materia. Carlo V, nel regolare per quasi tutta l’Europa il processo penale, pose con la Constitutio criminalis carolina, del 1532, le prime vere norme procedurali relative alla perizia medica. Nelle Opere di Ambroise Parè, chirurgo del Re di Francia Enrico II, esistono osservazioni di carattere medico legale, ma le prime trattazioni compiute si devono a Giovan Filippo Ingrassia (1578) all’imolese G. B. Codronchi (1597) e ad un altro siciliano, allievo dell’Ingrassia, Fortunato Fedele, il quale pubblicò a Palermo nel 1602 la sua opera fondamentale, De relationibus medicorum libri quatuor. In quibus ea omnia, quae in forensibus, ac publicis causis medici referre solent, plenissime traduntur. Se già i Capitula, emanati dal protomedico siciliano Antonio d’Alessandro nel 1429, che Ingrassia ripubblicò nel 1564 con l’aggiunta delle costituzioni protomedicali, erano un primo codice di polizia sanitaria, la successiva opera di Ingrassia «Methodus dandi relationes pro mutilatis, torquendis, aut a tortura excusandis», del 1578, della quale si conserva il testo manoscritto presso la Biblioteca Comunale di Palermo, costituì «la prima vera e autentica trattazione medico-legale nel senso medico e culturale del tempo». Nella monumentale opera compilativa della bibliografia siciliana, Alessio Narbone inseriva, nell’ambito della Profilattica, ovvero «la cura di conservare la sanità e di preservarla dal morbi», detta Polizia medica, quando è vegliata dai governi pubblici, la Medicina legale, che definiva -ancora nel 1854- «un ramo di medica facoltà assai recente e tuttor bambina fra noi». Poco conosciuta, meno ancora coltivata, se ne riscontrava qualche cenno «nei trattati d' altre diramazioni di medicina: ma opere exprofesso scritte su ciò non conosciamo altre che queste». Gian Giacomo Perrando, nel Discorso pronunziato il 26 Gennaio 1908, in occasione della inaugurazione della scuola pratica di perfezionamento pei medici periti giudiziari della R. Università di Catania, avrebbe ricordato come il Methodus, al tempo ancora inedito, fosse stato rinvenuto e portato alla luce nel 1826. Medical Jurisprudence or Forensic Medicine? Historical Highlights of The Academic Debate in the 19th Century Sicily. In Italy, scholarly works in forensic medicine appeared at the end of the 16th century. The first was written by Giovanni Filippo Ingrassia, who composed the Methodus dandi relationes, in which forensic medicine was not treated merely as a theoretical pursuit, but was finally brought into the courtroom, which represented a great step towards the practice of medico-legal autopsies and the development of forensic medicine as a separate profession. Although he was the founder of forensic medicine, the Methodus was not published until 1914. The manuscript is still kept in the Council Library of Palermo. Meanwhile, in 1602, another physician from Sicily, Fortunato Fedeli, published a study on forensic medicine entitled De Relationes Medicorum. It was the first comprehensive and well-organized treatise of forensic sciences. At the beginning of the seventeenth century, Paolo Zacchia, papal archiater, published the huge and celebrated Quaestiones which quickly overshadowed Fedele’s work and took the subject to the realm of modern science. Ingrassia composed the Methodus in 1578; owing to his death two years later, the book remained unpublished: since the manuscript was discovered, in 1826, there arose a great Academic debate on the Sicilian primacy in legal medicine. KEYWORDS: Ingrassia - History of forensic medicine- Sicilian Academy

DALLA GIURISPRUDENZA MEDICA ALLA MEDICINA LEGALE. IL RECUPERO DELLE ORIGINI DELLA SCIENZA FORENSE NEL DIBATTITO ACCADEMICO OTTOCENTESCO IN SICILIA.

ALIBRANDI, Rosamaria
2012-01-01

Abstract

Le origini della medicina legale si perdono nella notte dei tempi. Le prime investigazioni legate al fine di produrre un risarcimento, fosse vindicta o sanzione, riguardarono l'uomo quale protagonista della fattispecie criminale e la sua controparte nel giudizio: la vittima.La medicina legale nacque difatti per le esigenze della iurisdictio di usare le conoscenze mediche per l’ applicazione delle norme giuridiche nell’ambito penale. Col fiorire delle prime scuole mediche, a partire dal IX secolo, negli statuti comunali e nelle Decretali di Innocenzo III, del 1209, e di Gregorio IX, del 1234, si riscontra una normativa in materia. Carlo V, nel regolare per quasi tutta l’Europa il processo penale, pose con la Constitutio criminalis carolina, del 1532, le prime vere norme procedurali relative alla perizia medica. Nelle Opere di Ambroise Parè, chirurgo del Re di Francia Enrico II, esistono osservazioni di carattere medico legale, ma le prime trattazioni compiute si devono a Giovan Filippo Ingrassia (1578) all’imolese G. B. Codronchi (1597) e ad un altro siciliano, allievo dell’Ingrassia, Fortunato Fedele, il quale pubblicò a Palermo nel 1602 la sua opera fondamentale, De relationibus medicorum libri quatuor. In quibus ea omnia, quae in forensibus, ac publicis causis medici referre solent, plenissime traduntur. Se già i Capitula, emanati dal protomedico siciliano Antonio d’Alessandro nel 1429, che Ingrassia ripubblicò nel 1564 con l’aggiunta delle costituzioni protomedicali, erano un primo codice di polizia sanitaria, la successiva opera di Ingrassia «Methodus dandi relationes pro mutilatis, torquendis, aut a tortura excusandis», del 1578, della quale si conserva il testo manoscritto presso la Biblioteca Comunale di Palermo, costituì «la prima vera e autentica trattazione medico-legale nel senso medico e culturale del tempo». Nella monumentale opera compilativa della bibliografia siciliana, Alessio Narbone inseriva, nell’ambito della Profilattica, ovvero «la cura di conservare la sanità e di preservarla dal morbi», detta Polizia medica, quando è vegliata dai governi pubblici, la Medicina legale, che definiva -ancora nel 1854- «un ramo di medica facoltà assai recente e tuttor bambina fra noi». Poco conosciuta, meno ancora coltivata, se ne riscontrava qualche cenno «nei trattati d' altre diramazioni di medicina: ma opere exprofesso scritte su ciò non conosciamo altre che queste». Gian Giacomo Perrando, nel Discorso pronunziato il 26 Gennaio 1908, in occasione della inaugurazione della scuola pratica di perfezionamento pei medici periti giudiziari della R. Università di Catania, avrebbe ricordato come il Methodus, al tempo ancora inedito, fosse stato rinvenuto e portato alla luce nel 1826. Medical Jurisprudence or Forensic Medicine? Historical Highlights of The Academic Debate in the 19th Century Sicily. In Italy, scholarly works in forensic medicine appeared at the end of the 16th century. The first was written by Giovanni Filippo Ingrassia, who composed the Methodus dandi relationes, in which forensic medicine was not treated merely as a theoretical pursuit, but was finally brought into the courtroom, which represented a great step towards the practice of medico-legal autopsies and the development of forensic medicine as a separate profession. Although he was the founder of forensic medicine, the Methodus was not published until 1914. The manuscript is still kept in the Council Library of Palermo. Meanwhile, in 1602, another physician from Sicily, Fortunato Fedeli, published a study on forensic medicine entitled De Relationes Medicorum. It was the first comprehensive and well-organized treatise of forensic sciences. At the beginning of the seventeenth century, Paolo Zacchia, papal archiater, published the huge and celebrated Quaestiones which quickly overshadowed Fedele’s work and took the subject to the realm of modern science. Ingrassia composed the Methodus in 1578; owing to his death two years later, the book remained unpublished: since the manuscript was discovered, in 1826, there arose a great Academic debate on the Sicilian primacy in legal medicine. KEYWORDS: Ingrassia - History of forensic medicine- Sicilian Academy
2012
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