Nel corso del Novecento, mentre le grandi testate nazionali mostrano una generale tendenza a «ricorrere a un selezionato e tradizionale gruppo di termini dialettali facilmente comprensibili a tutti gli italiani» (Lauta 2002, p. 1052), i quotidiani siciliani si caratterizzano per la notevole presenza di regionalismi e dialettalismi meridionali sia spontanei (forme locali sfuggite alla penna dello scrivente) sia riflessi (forme usate con piena consapevolezza), il cui uso varia col passare dei decenni. Nella prima metà del secolo i regionalismi e dialettalismi riflessi sono sporadici; più corposo il gruppo di quelli spontanei. Dopo gli anni Cinquanta il rapporto tende a capovolgersi. L’aumento dei dialettalismi riflessi va ricondotto a due fattori pressoché concomitanti: la maggior apertura verso l’elemento orale regionale, propria del periodo storico in questione (cfr. Bonomi 2003, p. 131) e le diverse condizioni culturali dei cronisti: rispetto ai loro colleghi d’inizio secolo, i cronisti del secondo Novecento dominano la lingua italiana con maggiore sicurezza, distinguono bene i due codici (lingua e dialetto) e possono pertanto scegliere l’opzione che più li soddisfa. La presenza di regionalismi nella lingua scritta è sintomo di quanto – oggi come nei secoli addietro – l’oralità pressi sulla scrittura, riuscendo sovente ad imporsi. Ciò non sempre avviene per trascuratezza, specie nelle pagine dei quotidiani (cfr. Serianni 2007, p. 170). Guardando nello specifico il rapporto tra stampa siciliana e meridionalismi (sicilianismi, in primo luogo), direi piuttosto che la forza dell’uso spesso riesce a superare la norma, finendo col dare legittimazione scritta a termini utilizzati nel quotidiano anche a livelli non necessariamente bassi. Riferimenti bibliografici Lauta 2002: Gianluca L., Dialetto e giornali, in Cortelazzo et al. 2002, pp. 1048-1055. Bonomi 2003: Ilaria B., La lingua dei quotidiani, in Bonomi et al. 2003, pp. 127-164. Bonomi et al. 2003: Ilaria B., Andrea Masini, Silvia Morgana (a cura di), La lingua italiana e i mass media, Roma, Carocci Editore. Cortelazzo et al. 2002: Manlio C., Carla Marcato, Nicola De Blasi, Gianrenzo P. Clivio (a cura di), I dialetti italiani. Storia struttura uso, Torino, UTET. Serianni 2007: Luca S., Italiani scritti, Bologna, Il Mulino.

I meridionalismi nella stampa periodica siciliana nel corso del Novecento

2013-01-01

Abstract

Nel corso del Novecento, mentre le grandi testate nazionali mostrano una generale tendenza a «ricorrere a un selezionato e tradizionale gruppo di termini dialettali facilmente comprensibili a tutti gli italiani» (Lauta 2002, p. 1052), i quotidiani siciliani si caratterizzano per la notevole presenza di regionalismi e dialettalismi meridionali sia spontanei (forme locali sfuggite alla penna dello scrivente) sia riflessi (forme usate con piena consapevolezza), il cui uso varia col passare dei decenni. Nella prima metà del secolo i regionalismi e dialettalismi riflessi sono sporadici; più corposo il gruppo di quelli spontanei. Dopo gli anni Cinquanta il rapporto tende a capovolgersi. L’aumento dei dialettalismi riflessi va ricondotto a due fattori pressoché concomitanti: la maggior apertura verso l’elemento orale regionale, propria del periodo storico in questione (cfr. Bonomi 2003, p. 131) e le diverse condizioni culturali dei cronisti: rispetto ai loro colleghi d’inizio secolo, i cronisti del secondo Novecento dominano la lingua italiana con maggiore sicurezza, distinguono bene i due codici (lingua e dialetto) e possono pertanto scegliere l’opzione che più li soddisfa. La presenza di regionalismi nella lingua scritta è sintomo di quanto – oggi come nei secoli addietro – l’oralità pressi sulla scrittura, riuscendo sovente ad imporsi. Ciò non sempre avviene per trascuratezza, specie nelle pagine dei quotidiani (cfr. Serianni 2007, p. 170). Guardando nello specifico il rapporto tra stampa siciliana e meridionalismi (sicilianismi, in primo luogo), direi piuttosto che la forza dell’uso spesso riesce a superare la norma, finendo col dare legittimazione scritta a termini utilizzati nel quotidiano anche a livelli non necessariamente bassi. Riferimenti bibliografici Lauta 2002: Gianluca L., Dialetto e giornali, in Cortelazzo et al. 2002, pp. 1048-1055. Bonomi 2003: Ilaria B., La lingua dei quotidiani, in Bonomi et al. 2003, pp. 127-164. Bonomi et al. 2003: Ilaria B., Andrea Masini, Silvia Morgana (a cura di), La lingua italiana e i mass media, Roma, Carocci Editore. Cortelazzo et al. 2002: Manlio C., Carla Marcato, Nicola De Blasi, Gianrenzo P. Clivio (a cura di), I dialetti italiani. Storia struttura uso, Torino, UTET. Serianni 2007: Luca S., Italiani scritti, Bologna, Il Mulino.
2013
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