Per studiare il terremoto crostale del Cile con magnitudo della mainshock Mm= 8.8, verificatosi il 27 febbraio 2010 lungo la costa tra il confine della regione del Maule e del Bio-Bio in Cile con latitudine di 35.93°S , longitudine di 72.78°W e profondità di 35 km, usiamo il "Metodo Delta/Sigma", da me progettato in parte nel 2002 ed in parte ne 2004,. Tale tipo di evento con migliaia di repliche, è raro da trovare nelle banche dati e consente di lavorare sulle possibili leggi di scala, utili per la "previsione dei terremoti". il metodo Delta/Sigma, ben vincolato dal punto di vista statistico, lavora con algoritmi che usano un elevato numero di parametri geofisici, e ci permette di trovare anomalie, nel decadimento temporale di una sequenza di repliche, con una percentuale superiore all'80% ed una percentuale di falsi allarmi inferiore al 20%. Molte delle formulazioni matematiche usate in detto metodo sono originali, reperibili nelle mie publicazioni e sono descritte anche in questo lavoro. Questo terremoto, a partire dal 1960, è stato il più forte sisma a colpire il Cile causando il danneggiamento di circa 380.000 edifici, la morte di 523 persone e 24 dispersi. E’ stato lanciato anche un allarme tsunami sia per le coste del Cile che per tutte le coste pacifiche (USA e Canada escluse). L’evento è dovuto alla convergenza verso est della placca di Nazca che va in subduzione alla placca Sudamericana con una velocità di 7 m/secolo. (Neic-usgs -banca dati http://neic.usgs.gov/neis/epic). Analizzando in fine, la fig.3d, si osserva che le repliche con M > 6.2 sono 8 e tutte anticipate , entro e non oltre dieci giorni, da un’anomalia Delta/Sigma maggiore di 2.5; pertanto la percentuale di successi è del 100% .

Metodo Delta-Sigma e studio del terremoto del Cile di magnitudo 8.8 del 27 febbraio 2010

CACCAMO, Domenico;
2013-01-01

Abstract

Per studiare il terremoto crostale del Cile con magnitudo della mainshock Mm= 8.8, verificatosi il 27 febbraio 2010 lungo la costa tra il confine della regione del Maule e del Bio-Bio in Cile con latitudine di 35.93°S , longitudine di 72.78°W e profondità di 35 km, usiamo il "Metodo Delta/Sigma", da me progettato in parte nel 2002 ed in parte ne 2004,. Tale tipo di evento con migliaia di repliche, è raro da trovare nelle banche dati e consente di lavorare sulle possibili leggi di scala, utili per la "previsione dei terremoti". il metodo Delta/Sigma, ben vincolato dal punto di vista statistico, lavora con algoritmi che usano un elevato numero di parametri geofisici, e ci permette di trovare anomalie, nel decadimento temporale di una sequenza di repliche, con una percentuale superiore all'80% ed una percentuale di falsi allarmi inferiore al 20%. Molte delle formulazioni matematiche usate in detto metodo sono originali, reperibili nelle mie publicazioni e sono descritte anche in questo lavoro. Questo terremoto, a partire dal 1960, è stato il più forte sisma a colpire il Cile causando il danneggiamento di circa 380.000 edifici, la morte di 523 persone e 24 dispersi. E’ stato lanciato anche un allarme tsunami sia per le coste del Cile che per tutte le coste pacifiche (USA e Canada escluse). L’evento è dovuto alla convergenza verso est della placca di Nazca che va in subduzione alla placca Sudamericana con una velocità di 7 m/secolo. (Neic-usgs -banca dati http://neic.usgs.gov/neis/epic). Analizzando in fine, la fig.3d, si osserva che le repliche con M > 6.2 sono 8 e tutte anticipate , entro e non oltre dieci giorni, da un’anomalia Delta/Sigma maggiore di 2.5; pertanto la percentuale di successi è del 100% .
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/2660568
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