In sede di conversione del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, il legislatore interviene ancora una volta (art. 32, commi 3-ter e 3-quater, l. n. 27/2012) nel nevralgico settore, tanto delicato quanto tormentato, del risarcimento del danno biologico derivante da sinistri legati alla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, disciplinato dagli artt. 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni private di cui al d. lgs. n. 209/2005. La sensazione è che, in nome dell’ostinato obiettivo di riduzione dei costi assicurativi, si siano precipitosamente introdotte due disposizioni non agevolmente raccordabili tra loro, oltre che una distinzione tra le due fasce di invalidità che altera la coerenza logico-giuridica del sistema.
Il danno biologico in tempi di spending review. Brevi riflessioni sulla irrisarcibilità delle lesioni non oggettivamente accertabili
SORACI, SERGIO
2013-01-01
Abstract
In sede di conversione del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, il legislatore interviene ancora una volta (art. 32, commi 3-ter e 3-quater, l. n. 27/2012) nel nevralgico settore, tanto delicato quanto tormentato, del risarcimento del danno biologico derivante da sinistri legati alla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, disciplinato dagli artt. 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni private di cui al d. lgs. n. 209/2005. La sensazione è che, in nome dell’ostinato obiettivo di riduzione dei costi assicurativi, si siano precipitosamente introdotte due disposizioni non agevolmente raccordabili tra loro, oltre che una distinzione tra le due fasce di invalidità che altera la coerenza logico-giuridica del sistema.Pubblicazioni consigliate
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