Gli animali domestici hanno un ruolo fondamentale nella trasmissione di diverse malattie infettive per l'uomo. Rilevanti come zoonosi sono le malattie causate da protozoi, batteri o virus e trasmesse dal morso di artropodi ematofagi, come zecche o pulci. Questo studio è stato rivolto alla ricerca di Rickettsia spp. in 29 gatti e 13 cani reclutati nell'area urbana di Palermo e nelle pulci da essi prelevati. Sui sieri individuali, mediante immunofluorescenza indiretta (IFAT), sono stati ricercati anticorpi anti-Rickettsia conorii mentre dai campioni di sangue intero e dagli esemplari di pulci è stato estratto il DNA. Gli acidi nucleici sono stati saggiati tramite PCR per la ricerca di Rickettsia spp. e successivamente sequenziati e confrontati con sequenze di riferimento depositate-presso GenBank. Dai 42 animali sono state prelevate 134 pulci: 132 erano Ctenocephalides felis e 2 Ctenocephalides canis. Gli esami sierologici hanno evidenziato la presenza di anticorpi anti-R. conorii nel 91,67% del campione canino e nel 16% di quello felino, mentre quelli molecolari la presenza di DNA di Rickettsia spp. nel 15,38% dei cani e 24,14% dei gatti. L'analisi delle sequenze ottenute dai campioni di pulce positivi ha mostrato un'elevata identità con sequenze di Rickettsia felis, indicando che tale patogeno è presente nelle pulci del gatto con una prevalenza del 25,37%. Inoltre quasi la metà degli animali controllati (47,62%) era infestata con almeno un artropode infetto. I risultati suggeriscono di considerare R. felis nella diagnosi differenziale di ogni malattia febbrile esantematica in Sicilia, specialmente con un'anamnesi di esposizione alla puntura di pulci.
Rickettsia felis: un patogeno emergente nell'uomo e negli animali
GIUDICE, Elisabetta
2014-01-01
Abstract
Gli animali domestici hanno un ruolo fondamentale nella trasmissione di diverse malattie infettive per l'uomo. Rilevanti come zoonosi sono le malattie causate da protozoi, batteri o virus e trasmesse dal morso di artropodi ematofagi, come zecche o pulci. Questo studio è stato rivolto alla ricerca di Rickettsia spp. in 29 gatti e 13 cani reclutati nell'area urbana di Palermo e nelle pulci da essi prelevati. Sui sieri individuali, mediante immunofluorescenza indiretta (IFAT), sono stati ricercati anticorpi anti-Rickettsia conorii mentre dai campioni di sangue intero e dagli esemplari di pulci è stato estratto il DNA. Gli acidi nucleici sono stati saggiati tramite PCR per la ricerca di Rickettsia spp. e successivamente sequenziati e confrontati con sequenze di riferimento depositate-presso GenBank. Dai 42 animali sono state prelevate 134 pulci: 132 erano Ctenocephalides felis e 2 Ctenocephalides canis. Gli esami sierologici hanno evidenziato la presenza di anticorpi anti-R. conorii nel 91,67% del campione canino e nel 16% di quello felino, mentre quelli molecolari la presenza di DNA di Rickettsia spp. nel 15,38% dei cani e 24,14% dei gatti. L'analisi delle sequenze ottenute dai campioni di pulce positivi ha mostrato un'elevata identità con sequenze di Rickettsia felis, indicando che tale patogeno è presente nelle pulci del gatto con una prevalenza del 25,37%. Inoltre quasi la metà degli animali controllati (47,62%) era infestata con almeno un artropode infetto. I risultati suggeriscono di considerare R. felis nella diagnosi differenziale di ogni malattia febbrile esantematica in Sicilia, specialmente con un'anamnesi di esposizione alla puntura di pulci.Pubblicazioni consigliate
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