Obiettivo del saggio è spiegare una curiosa svista presente nel commento alle "Selve" di Stazio al quale Angelo Poliziano dedicò un corso presso lo Studio fiorentino nel 1480-1481: nell'esegesi del testo latino l'umanista cita ripetutamente in greco versi dei "Posthomerica" di Quinto Smirneo attribuendoli erroneamente all'"Odissea". La prima parte del lavoro propone nuovi risultati storico-paleografici sulla storia della tradizione manoscritta del poema greco, scoperto dal cardinale Bessarione nel monastero di Casole, vicino Otranto, verso la metà del XV secolo; nella seconda parte,l'analisi delle citazioni greche polizianee dai "Posthomerica" ha condotto a una ricostruzione a tutto tondo della fortuna dell'opera nel Quattrocento e dell'approccio umanistico alla poesia epica greca tardo-antica.
Per la fortuna umanistica di Quinto Smirneo
MEGNA, Paola
2014-01-01
Abstract
Obiettivo del saggio è spiegare una curiosa svista presente nel commento alle "Selve" di Stazio al quale Angelo Poliziano dedicò un corso presso lo Studio fiorentino nel 1480-1481: nell'esegesi del testo latino l'umanista cita ripetutamente in greco versi dei "Posthomerica" di Quinto Smirneo attribuendoli erroneamente all'"Odissea". La prima parte del lavoro propone nuovi risultati storico-paleografici sulla storia della tradizione manoscritta del poema greco, scoperto dal cardinale Bessarione nel monastero di Casole, vicino Otranto, verso la metà del XV secolo; nella seconda parte,l'analisi delle citazioni greche polizianee dai "Posthomerica" ha condotto a una ricostruzione a tutto tondo della fortuna dell'opera nel Quattrocento e dell'approccio umanistico alla poesia epica greca tardo-antica.Pubblicazioni consigliate
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