1938: un uomo volante con una S nel petto compare sui cieli di una metropoli americana, catapultando l’intrattenimento di massa disegnato dentro una nuova dimensione. 1986: uno schizzo di sangue sull’icona di uno Smiley (Moore, 1986) scrive la parola fine all’innocenza di un intero genere narrativo. Quei due loghi, dalla grande portata simbolica retroattiva, verranno proposti come le due grandi fratture epistemiche (Foucault, 1966) della letteratura disegnata con tema supereroistico. Il presente articolo vuole proporre uno sguardo sociologico su un intero genere composto di pura grammatica visiva, ritenuto particolarmente adatto a rappresentare le tensioni implicite delle società contemporanee (Di Nocera, 2000). Di tale universo narrativo verrà proposta una sistematizzazione genealogica e un ragionamento sulle implicazioni insite nella sua opera più matura e consapevole. Watchmen (Moore, 1986) sin dal titolo si presenta come una deliberata indagine sull’archetipo che regge l’intero genere. In fondo, in società e sistemi sempre più complessi, “chi controlla i controllori?”
Dal protettore al controllore. Uno sguardo sociologico sulla letteratura disegnata a tema supereroistico,
ZAMPIERI, PIER PAOLO
2014-01-01
Abstract
1938: un uomo volante con una S nel petto compare sui cieli di una metropoli americana, catapultando l’intrattenimento di massa disegnato dentro una nuova dimensione. 1986: uno schizzo di sangue sull’icona di uno Smiley (Moore, 1986) scrive la parola fine all’innocenza di un intero genere narrativo. Quei due loghi, dalla grande portata simbolica retroattiva, verranno proposti come le due grandi fratture epistemiche (Foucault, 1966) della letteratura disegnata con tema supereroistico. Il presente articolo vuole proporre uno sguardo sociologico su un intero genere composto di pura grammatica visiva, ritenuto particolarmente adatto a rappresentare le tensioni implicite delle società contemporanee (Di Nocera, 2000). Di tale universo narrativo verrà proposta una sistematizzazione genealogica e un ragionamento sulle implicazioni insite nella sua opera più matura e consapevole. Watchmen (Moore, 1986) sin dal titolo si presenta come una deliberata indagine sull’archetipo che regge l’intero genere. In fondo, in società e sistemi sempre più complessi, “chi controlla i controllori?”Pubblicazioni consigliate
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