Coridothymus capitatus (L.) Richb.f. è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, comune nelle regioni più aride dell’area Mediterranea, compresa la Sicilia. Le foglie di questo arbusto producono oli essenziali (OE), ricchi in polifenoli, importanti per l’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare. Scopo di questo lavoro è stato quello di saggiare l’attività antimicrobica dell’idrolato di C. capitatus (L.) e paragonarla all’efficacia dell’OE. L’idrolato, ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore, contiene una concentrazione di OE pari allo 0,6%. I microrganismi test utilizzati sono stati batteri Gram-positivi e Gram-negativi: Staphylococcus aureus ATCC 6538P e isolati clinici S. aureus Meticillino-Resistenti (MRSA), S. epidermidis ATCC 34984, Listeria monocytogenes ATCC 13932 e ceppi isolati da alimenti, Bacillus subtilis ATCC 6633, Pseudomonas aeruginosa ATCC 9027, e lieviti ATCC: Candida albicans ATCC 90028, C. glabrata ATCC 90030 e isolati clinici: C. krusei, C. tropicalis, C. parapsilosis, C. guillermondii, C. valida, C. kefyr, C. lusitaniae, C. norvegensis. La Minima Concentrazione Inibente (MIC) di batteri e lieviti e la Minima Concentrazione Battericida (MBC) e Fungicida (MFC) sono state determinate secondo le linee guida CLSI 2011. L’analisi fitochimica è stata eseguita mediante analisi gas cromatografiche GC-FID. I valori di MIC, MBC e MFC dell’idrolato sono stati calcolati in termini di OE presente allo 0,6%. Sui batteri i valori di MIC erano compresi tra 0,075% e 0,15% (v/v), quelli dell’MBC tra 0,075% e 0,3% v/v, escluso P. aeruginosa (> 0,3% v/v); sui lieviti i valori di MIC erano compresi tra 0,0375 e 0,3% (v/v), mentre quelli dell’MFC risultavano uguali o superiori di una diluizione alla MIC, suggerendo un’azione fungicida dell’idrolato. I valori di MIC dell’OE sui batteri erano compresi tra 0,031% e 0,125% (v/v), quelli dell’MBC tra 0,062% e 0,125% (v/v), escluso P. aeruginosa (> 2% v/v); i valori di MIC e MFC sui lieviti erano compresi tra 0,062% e 0,250% (v/v). I principali componenti dell’idrolato, rilevati dall’analisi fitochimica, sono stati: carvacrolo (90,74%), p-cymene (2,10%) e β-caryophyllene (1,58%); nell’olio: carvacrolo (73,06%), β-caryophyllene (5,54%), γ-terpinene (3,95%), myrcene (1,82%), α-terpinene (1,28%) e linalolo (1,11%). L’idrolato ha dimostrato di essere efficace sia sui batteri, compresi gli MRSA, che sui lieviti, incluse C. glabrata e C. krusei, specie usualmente resistenti ai farmaci convenzionali. La concentrazione di carvacrolo rilevata, probabilmente, mantiene nell’idrolato un’attività antimicrobica elevata, simile a quella dell’OE. L’efficacia dimostrata dall’idrolato di C. capitatus verso i microrganismi saggiati suggerisce il suo potenziale uso come agente antibatterico ed antifungino.
ATTIVITÀ ANTIMICROBICA DELL’IDROLATO DI CORIDOTHYMUS CAPITATUS (L.) RICHB.F. (LAMIACEAE) DI SICILIA
MARINO, Andreana;NOSTRO, Antonia;GINESTRA, GIOVANNA;BISIGNANO, Giuseppe Giov.;
2014-01-01
Abstract
Coridothymus capitatus (L.) Richb.f. è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, comune nelle regioni più aride dell’area Mediterranea, compresa la Sicilia. Le foglie di questo arbusto producono oli essenziali (OE), ricchi in polifenoli, importanti per l’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare. Scopo di questo lavoro è stato quello di saggiare l’attività antimicrobica dell’idrolato di C. capitatus (L.) e paragonarla all’efficacia dell’OE. L’idrolato, ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore, contiene una concentrazione di OE pari allo 0,6%. I microrganismi test utilizzati sono stati batteri Gram-positivi e Gram-negativi: Staphylococcus aureus ATCC 6538P e isolati clinici S. aureus Meticillino-Resistenti (MRSA), S. epidermidis ATCC 34984, Listeria monocytogenes ATCC 13932 e ceppi isolati da alimenti, Bacillus subtilis ATCC 6633, Pseudomonas aeruginosa ATCC 9027, e lieviti ATCC: Candida albicans ATCC 90028, C. glabrata ATCC 90030 e isolati clinici: C. krusei, C. tropicalis, C. parapsilosis, C. guillermondii, C. valida, C. kefyr, C. lusitaniae, C. norvegensis. La Minima Concentrazione Inibente (MIC) di batteri e lieviti e la Minima Concentrazione Battericida (MBC) e Fungicida (MFC) sono state determinate secondo le linee guida CLSI 2011. L’analisi fitochimica è stata eseguita mediante analisi gas cromatografiche GC-FID. I valori di MIC, MBC e MFC dell’idrolato sono stati calcolati in termini di OE presente allo 0,6%. Sui batteri i valori di MIC erano compresi tra 0,075% e 0,15% (v/v), quelli dell’MBC tra 0,075% e 0,3% v/v, escluso P. aeruginosa (> 0,3% v/v); sui lieviti i valori di MIC erano compresi tra 0,0375 e 0,3% (v/v), mentre quelli dell’MFC risultavano uguali o superiori di una diluizione alla MIC, suggerendo un’azione fungicida dell’idrolato. I valori di MIC dell’OE sui batteri erano compresi tra 0,031% e 0,125% (v/v), quelli dell’MBC tra 0,062% e 0,125% (v/v), escluso P. aeruginosa (> 2% v/v); i valori di MIC e MFC sui lieviti erano compresi tra 0,062% e 0,250% (v/v). I principali componenti dell’idrolato, rilevati dall’analisi fitochimica, sono stati: carvacrolo (90,74%), p-cymene (2,10%) e β-caryophyllene (1,58%); nell’olio: carvacrolo (73,06%), β-caryophyllene (5,54%), γ-terpinene (3,95%), myrcene (1,82%), α-terpinene (1,28%) e linalolo (1,11%). L’idrolato ha dimostrato di essere efficace sia sui batteri, compresi gli MRSA, che sui lieviti, incluse C. glabrata e C. krusei, specie usualmente resistenti ai farmaci convenzionali. La concentrazione di carvacrolo rilevata, probabilmente, mantiene nell’idrolato un’attività antimicrobica elevata, simile a quella dell’OE. L’efficacia dimostrata dall’idrolato di C. capitatus verso i microrganismi saggiati suggerisce il suo potenziale uso come agente antibatterico ed antifungino.Pubblicazioni consigliate
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