Nel continuo imperversare della crisi, costretti per tutto l’anno a contabilizzare anche gli spiccioli, persino coloro che non attendono animati da sentimenti religiosi le festività natalizie si sentono autorizzati a inusuali manifestazioni di prodigalità. Genitori e nonni compiono acquisti che in tempi normali non possono permettersi proprio in forza della unicità della festa. La crisi economica e le difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese determinano, di certo, una riduzione del budget destinato alle spese, ma questo non significa necessariamente rinunciare alla qualità . E, sebbene il futuro sia incerto, gli italiani superano sempre gli altri paesi europei nei consumi per le festività natalizie specie riguardo alla tavola. Il giro d’affari di Babbo Natale è pari a 3,9 miliardi di euro. È questa la cifra che gli italiani hanno destinato all’acquisto dei regali di Natale, a fronte di una tredicesima del valore di 32 miliardi di euro, di cui la metà (16,4 miliardi) spesa in acquisti per la casa e la famiglia, in risparmio, in saldi dei conti in sospeso, pagamenti di rate dei mutui e, naturalmente, regali . La tredicesima, difatti, è già stata spesa in tasse, mutui e bollette, per oltre la metà (51%). Solo il 26% della popolazione, ovvero un italiano su quattro, la userà per fare lo shopping delle feste, mentre il 23% la destina al risparmio. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè in occasione dell’arrivo delle tredicesime che porteranno circa 39 miliardi di euro aggiuntivi nelle busta paga di lavoratori dipendenti e pensionati, con un aumento dell’uno per cento rispetto allo scorso anno

"O mio babbino caro". Il business Babbo Natale

ALIBRANDI, Rosamaria
2015-01-01

Abstract

Nel continuo imperversare della crisi, costretti per tutto l’anno a contabilizzare anche gli spiccioli, persino coloro che non attendono animati da sentimenti religiosi le festività natalizie si sentono autorizzati a inusuali manifestazioni di prodigalità. Genitori e nonni compiono acquisti che in tempi normali non possono permettersi proprio in forza della unicità della festa. La crisi economica e le difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese determinano, di certo, una riduzione del budget destinato alle spese, ma questo non significa necessariamente rinunciare alla qualità . E, sebbene il futuro sia incerto, gli italiani superano sempre gli altri paesi europei nei consumi per le festività natalizie specie riguardo alla tavola. Il giro d’affari di Babbo Natale è pari a 3,9 miliardi di euro. È questa la cifra che gli italiani hanno destinato all’acquisto dei regali di Natale, a fronte di una tredicesima del valore di 32 miliardi di euro, di cui la metà (16,4 miliardi) spesa in acquisti per la casa e la famiglia, in risparmio, in saldi dei conti in sospeso, pagamenti di rate dei mutui e, naturalmente, regali . La tredicesima, difatti, è già stata spesa in tasse, mutui e bollette, per oltre la metà (51%). Solo il 26% della popolazione, ovvero un italiano su quattro, la userà per fare lo shopping delle feste, mentre il 23% la destina al risparmio. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè in occasione dell’arrivo delle tredicesime che porteranno circa 39 miliardi di euro aggiuntivi nelle busta paga di lavoratori dipendenti e pensionati, con un aumento dell’uno per cento rispetto allo scorso anno
2015
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