Introduzione. La Learned Helplessness (LH) è una condizione psicologica che può verificarsi in seguito a continue esperienze di fallimento, con conseguente riduzione della self-efficacy e della convinzione di poter controllare le proprie azioni funzionali al raggiungimento degli obiettivi (Abramson et al., 1978; Seligman, 1975; Seligman & Maier, 1967). Alcuni studi (Cole & Turner, 1993; Alloy et al., 2001; Rose & Abramson, 1992) hanno ipotizzato che lo sviluppo della LH potrebbe essere favorito da stili di parenting inadeguati, ad esempio un ipercriticismo da parte dei genitori potrebbe trasmettere ai figli senso di incompetenza e inadeguatezza (Donenberg & Weisz, 1998; Radke-Yarrow et al., 1990). Nonostante la stretta relazione tra controllo genitoriale e problemi nel funzionamento scolastico sociale degli adolescenti sia stata ampiamente indagata (Soenens & Vansteenkiste, 2010), il legame tra il controllo genitoriale e la LH non è stato ancora approfondito. L’obiettivo del presente lavoro è, pertanto, quello di esaminare la relazione tra queste due variabili e di verificare, in particolare, se la self-efficacy scolastica possa svolgere un ruolo di mediazione tra di esse. Si ipotizza che il controllo genitoriale predica positivamente la LH; inoltre, gli adolescenti con elevati livelli di percezione di controllo genitoriale dovrebbero presentare bassi livelli di self-efficacy scolastica che, a sua volta, favorirebbe l’insorgenza di LH. Metodo. Hanno partecipato allo studio 186 studenti (103 maschi e 83 femmine), di età compresa tra 14 e 18 anni (M = 16.22, DS = 1.21). A tutti i partecipanti sono stati somministrati i seguenti strumenti: Psychological Control Scale – Youth Self-Report (PCS–YSR; Barber, 1996); Quanta fiducia ho in me? (Soresi & Nota, 2001, 2003); Learned Helplessness Questionnaire (LHQ; Sorrenti, Filippello, Costa, & Buzzai, in stampa). Risultati. In accordo con le ipotesi, è emerso che il controllo psicologico [paterno (β = -.44; p <.05) e materno (β = .40; p<.05)] predice positivamente la LH e negativamente la self-efficacy scolastica [paterno (β = .29; p<.05) e materno (β =- .54; p<.05)]. Inoltre, l’analisi di mediazione ha mostrato che la self-efficacy scolastica svolge un ruolo di variabile interveniente nella relazione tra il controllo psicologico genitoriale percepito dai figli e la LH. Conclusioni. Questi dati ampliano quelli ottenuti dagli studi precedenti sul ruolo svolto dal controllo psicologico genitoriale nel contesto scolastico, in particolare nello sviluppo della LH, fornendo importanti implicazioni pratiche circa la strutturazione di interventi mirati a prevenire lo sviluppo di problematiche comportamentali quanto più precocemente possibile.
Learned Helplessness e controllo psicologico genitoriale: il ruolo della self-efficacy
SORRENTI, Luana;FILIPPELLO, Giuseppa;BUZZAI, CATERINA;SPADARO, LAURA
2015-01-01
Abstract
Introduzione. La Learned Helplessness (LH) è una condizione psicologica che può verificarsi in seguito a continue esperienze di fallimento, con conseguente riduzione della self-efficacy e della convinzione di poter controllare le proprie azioni funzionali al raggiungimento degli obiettivi (Abramson et al., 1978; Seligman, 1975; Seligman & Maier, 1967). Alcuni studi (Cole & Turner, 1993; Alloy et al., 2001; Rose & Abramson, 1992) hanno ipotizzato che lo sviluppo della LH potrebbe essere favorito da stili di parenting inadeguati, ad esempio un ipercriticismo da parte dei genitori potrebbe trasmettere ai figli senso di incompetenza e inadeguatezza (Donenberg & Weisz, 1998; Radke-Yarrow et al., 1990). Nonostante la stretta relazione tra controllo genitoriale e problemi nel funzionamento scolastico sociale degli adolescenti sia stata ampiamente indagata (Soenens & Vansteenkiste, 2010), il legame tra il controllo genitoriale e la LH non è stato ancora approfondito. L’obiettivo del presente lavoro è, pertanto, quello di esaminare la relazione tra queste due variabili e di verificare, in particolare, se la self-efficacy scolastica possa svolgere un ruolo di mediazione tra di esse. Si ipotizza che il controllo genitoriale predica positivamente la LH; inoltre, gli adolescenti con elevati livelli di percezione di controllo genitoriale dovrebbero presentare bassi livelli di self-efficacy scolastica che, a sua volta, favorirebbe l’insorgenza di LH. Metodo. Hanno partecipato allo studio 186 studenti (103 maschi e 83 femmine), di età compresa tra 14 e 18 anni (M = 16.22, DS = 1.21). A tutti i partecipanti sono stati somministrati i seguenti strumenti: Psychological Control Scale – Youth Self-Report (PCS–YSR; Barber, 1996); Quanta fiducia ho in me? (Soresi & Nota, 2001, 2003); Learned Helplessness Questionnaire (LHQ; Sorrenti, Filippello, Costa, & Buzzai, in stampa). Risultati. In accordo con le ipotesi, è emerso che il controllo psicologico [paterno (β = -.44; p <.05) e materno (β = .40; p<.05)] predice positivamente la LH e negativamente la self-efficacy scolastica [paterno (β = .29; p<.05) e materno (β =- .54; p<.05)]. Inoltre, l’analisi di mediazione ha mostrato che la self-efficacy scolastica svolge un ruolo di variabile interveniente nella relazione tra il controllo psicologico genitoriale percepito dai figli e la LH. Conclusioni. Questi dati ampliano quelli ottenuti dagli studi precedenti sul ruolo svolto dal controllo psicologico genitoriale nel contesto scolastico, in particolare nello sviluppo della LH, fornendo importanti implicazioni pratiche circa la strutturazione di interventi mirati a prevenire lo sviluppo di problematiche comportamentali quanto più precocemente possibile.Pubblicazioni consigliate
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